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Competenza territoriale nei reati tributari: analisi della Cass. pen., Sez. III, n. 32280 del 2024

La sentenza n. 32280 del 2024 della Corte di Cassazione offre spunti significativi riguardo alla competenza territoriale nei reati tributari, in particolare per l'omesso versamento dell'IVA. Il caso in esame riguarda A. A., legale rappresentante della società Adrintec Srl, accusato di non aver versato l'IVA dovuta. Il Tribunale di Milano si è trovato a dover decidere sulla competenza territoriale, sollevando questioni che riflettono un dibattito giurisprudenziale assai complesso.

Il contesto normativo e le questioni di competenza

La Corte ha esaminato l'eccezione di incompetenza per territorio sollevata dalla difesa, che sosteneva che la competenza dovesse essere attribuita al Tribunale di Napoli, sede effettiva della società. Questo punto è cruciale, poiché il reato di omesso versamento dell'IVA, secondo l'art. 10-ter del D.Lgs. n. 74 del 2000, si consuma nel momento in cui scade il termine di pagamento.

In assenza di un elemento certo riguardante il principio di pagamento dell'IVA, la competenza deve essere determinata secondo il luogo di accertamento del fatto di reato.

Il giudice di Milano ha evidenziato che, sebbene esistano orientamenti giurisprudenziali contrastanti, è fondamentale stabilire dove si consumi il reato per determinare la competenza. Da un lato, alcuni giudici sostengono che il luogo di consumazione coincida con la sede effettiva dell'azienda, mentre altri affermano che, non essendoci un luogo fisico unico per il pagamento, si debba fare riferimento al luogo di accertamento.

Le posizioni giurisprudenziali a confronto

  • Primo orientamento: il luogo di consumazione coincide con la sede effettiva dell'azienda.
  • Secondo orientamento: il luogo di accertamento del reato è prevalente, poiché il pagamento può avvenire in modalità telematica da qualsiasi parte d'Italia.

La Corte, accogliendo la posizione che fa riferimento al luogo di accertamento, ha determinato che la competenza territoriale per il caso in esame fosse da attribuire al Tribunale di Milano. Questo perché non sono emersi elementi concreti che confermassero che il pagamento dell'IVA fosse stato effettuato in un preciso luogo, rendendo impossibile l'individuazione del locus commissi delicti attraverso le regole generali.

Conclusioni

La sentenza n. 32280 del 2024 rappresenta un importante passo avanti nel chiarire le problematiche di competenza territoriale nei reati tributari. L'importanza di stabilire un criterio chiaro e condiviso è fondamentale non solo per la tutela dei diritti dei contribuenti ma anche per garantire la certezza del diritto. La decisione della Corte di Cassazione, quindi, non solo risponde a una specifica controversia, ma chiarisce anche un aspetto cruciale della normativa tributaria italiana.