La recente sentenza n. 38600 del 12 luglio 2024 ha avuto un forte impatto nel diritto penale italiano, in particolare riguardo alla definizione di "persona incaricata di un pubblico servizio". La Corte di Cassazione, chiamata a pronunciarsi su un caso di appropriazione di beni da parte di un dipendente di un'azienda di trasporto pubblico, ha fornito chiarimenti fondamentali sulle qualifiche dei dipendenti pubblici e sulle loro responsabilità. Questa decisione è cruciale per comprendere come la legge italiana definisce e applica la nozione di incarico pubblico.
Nella fattispecie analizzata, il dipendente, M. D'A., era accusato di appropriazione indebita di gasolio, nonostante fosse tenuto a registrare le quantità erogate per la documentazione interna. La Corte ha dovuto stabilire se, in quanto dipendente di un'azienda pubblica, egli potesse essere considerato un "incaricato di pubblico servizio". La risposta è stata negativa, in quanto le mansioni svolte erano meramente esecutive e materiali, escludendo la qualifica di incaricato di pubblico servizio.
Azienda pubblica - Addetto a mansioni esecutive e compiti meramente materiali - Qualifica di incaricato di pubblico servizio - Esclusione - Documentazione dell'attività a fini interni - Rilevanza - Esclusione - Fattispecie. Non riveste la qualifica soggettiva di incaricato di pubblico servizio il dipendente di un'azienda pubblica che svolga mansioni esecutive e compiti meramente materiali, non rilevando che lo stesso sia tenuto ad attestare le attività compiute a fini di verifica interna inerente alla regolare esecuzione del rapporto di lavoro. (Fattispecie in cui la Corte ha riqualificato ai sensi degli art. 346 e 61, n. 11 cod. pen. la condotta appropriativa di gasolio da parte del dipendente di un'azienda di trasporto pubblico addetto alla distribuzione di carburante, ancorché tenuto ad annotare nei brogliacci interni le quantità erogate).
Questa sentenza ha chiarito importanti aspetti della responsabilità penale dei dipendenti pubblici, evidenziando che non basta essere assunti da un ente pubblico per rivestire la qualifica di incaricato di pubblico servizio. Le mansioni devono essere di natura tale da giustificare questa qualifica. In particolare, la Corte ha ribadito che:
La sentenza n. 38600 del 2024 rappresenta un punto di riferimento importante per il diritto penale italiano, in particolare per quanto riguarda la qualificazione dei dipendenti pubblici. Essa sottolinea l'importanza di una definizione chiara dei compiti e delle responsabilità per evitare equivoci giuridici. La Corte di Cassazione ha, così, fornito un importante contributo alla chiarezza normativa, che potrà influenzare futuri casi analoghi e contribuire a una migliore comprensione dei diritti e dei doveri dei lavoratori impiegati nel settore pubblico.