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Analisi della Sentenza Cons. Stato n. 8675 del 2024: Infiltrazione Mafiosa e White List

La sentenza n. 8675 del 31 ottobre 2024 del Consiglio di Stato rappresenta un importante precedente nella disciplina delle infiltrazioni mafiose all'interno delle imprese. In questo caso, la società -OMISSIS- ha impugnato un provvedimento di interdittiva antimafia che ne ha negato l'iscrizione nella white list, evidenziando una serie di problematiche legate ai precedenti penali dei soci e alle presunte frequentazioni con soggetti controindicati.

Il Contesto Normativo e Giurisprudenziale

Il codice antimafia, in particolare l'art. 84 del D.Lgs. n. 159 del 2011, stabilisce che per l'adozione di un provvedimento interdittivo non è necessaria la prova di un fatto illecito, ma basta un insieme di indizi gravi, precisi e concordanti che suggeriscano un pericolo di infiltrazione mafiosa. La sentenza in esame sottolinea l'importanza di un'analisi complessiva delle evidenze presentate, piuttosto che una valutazione atomistica e isolata.

Il pericolo di infiltrazione mafiosa deve essere valutato secondo un ragionamento induttivo, di tipo probabilistico, che non richiede di attingere a un livello di certezza oltre ogni ragionevole dubbio.

Le Argomentazioni della Società e la Decisione del Consiglio di Stato

La società ha contestato la validità del provvedimento, sostenendo che le evidenze addotte erano datate e non più attuali. Tuttavia, il Consiglio di Stato ha rimarcato che il decorso del tempo, di per sé, non elimina la portata indiziante dei fatti, se non supportato da elementi di discontinuità. In particolare, il Collegio ha ritenuto che i precedenti penali, sebbene risalenti, insieme a nuove evidenze di frequentazioni con soggetti pregiudicati, giustificassero il mantenimento dell'interdittiva.

  • Il quadro indiziario deve essere valutato in modo globale;
  • Non è sufficiente il mero decorso del tempo per annullare il pericolo di infiltrazione;
  • Le frequentazioni attuali con soggetti controindicati sono determinanti.

Conclusioni

La sentenza n. 8675 del 2024 si inserisce in un quadro giurisprudenziale consolidato che pone l'accento sulla prevenzione delle infiltrazioni mafiose nel tessuto imprenditoriale. Essa ribadisce che le decisioni delle autorità prefettizie devono essere supportate da un'analisi attenta e contestualizzata delle evidenze disponibili, riflettendo il principio di ragionevolezza e proporzionalità. Le aziende devono essere consapevoli che persino elementi storici possono influire significativamente sulla loro reputazione e capacità di operare nel mercato.