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Commento alla Sentenza Cass. Pen., Sez. II, n. 49691 del 2023: Ricettazione e Incauto Acquisto

La recente sentenza della Corte di Cassazione, Sezione II Penale, n. 49691 del 10 ottobre 2023, offre un'importante riflessione sulle responsabilità penali legate al delitto di riciclaggio, in particolare alla luce di un caso che coinvolge due imputati, A.A. e B.B., accusati di concorso nel reato di ricettazione. La Corte ha confermato la decisione della Corte d'Appello di Roma, analizzando le motivazioni addotte dai ricorrenti e ribadendo i principi giuridici applicabili.

Il Contesto del Caso

Nel caso in esame, A.A. e B.B. erano stati condannati per il reato di cui all'art. 648-bis c.p., relativo al riciclaggio di beni provenienti da attività delittuosa. La Corte d'Appello aveva ritenuto che vi fosse prova sufficiente della responsabilità degli imputati, nonostante le difese avessero eccepito l'assenza di alterazioni sulla vettura in questione, una Smart, e l'asserita assunzione di responsabilità da parte di uno dei coimputati.

La Corte di Cassazione ha ribadito che il delitto di riciclaggio si perfeziona con il mero compimento di attività volte ad ostacolare l’identificazione della provenienza delittuosa del denaro e dei beni.

Analisi delle Motivazioni della Corte

La Corte ha dichiarato inammissibili i ricorsi presentati dai due imputati, evidenziando che le argomentazioni avanzate non erano sufficientemente specifiche e si riducevano a una mera riproposizione di motivi già esaminati. In particolare, la sentenza ha chiarito che il riciclaggio, essendo una fattispecie a consumazione anticipata, si perfeziona anche in assenza di manipolazioni evidenti sui beni, come nel caso della vettura non alterata.

  • La responsabilità penale per riciclaggio non richiede la modifica fisica del bene.
  • È sufficiente che il soggetto compia atti che ostacolano l'identificazione della provenienza delittuosa.
  • Le dichiarazioni di coimputati devono essere valutate nel contesto complessivo delle prove.

Conclusioni

La sentenza della Cassazione n. 49691 del 2023 fornisce un'importante chiarificazione sul delitto di riciclaggio, in particolare riguardo alla necessità di prove concrete di responsabilità. La Corte ha saputo distinguere tra l'assenza di alterazioni sui beni e la configurabilità del reato, rimarcando che la responsabilità penale può sorgere anche in situazioni in cui la merce non mostra segni di manipolazione. Questa sentenza sottolinea l'importanza di un'analisi approfondita delle prove e delle circostanze del caso, offrendo spunti significativi per futuri procedimenti in materia di ricettazione e riciclaggio.