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Commento alla Sentenza Cass. pen., Sez. V, n. 36585 del 2024: Responsabilità per Bancarotta Fraudolenta

La sentenza della Corte di Cassazione del 2 ottobre 2024, n. 36585, offre importanti spunti di riflessione sulla responsabilità degli amministratori in caso di bancarotta fraudolenta. In questo caso, l'amministratrice di una società di costruzioni è stata condannata per non aver adempiuto ai propri obblighi fiscali e previdenziali, accumulando un debito che ha portato al fallimento dell'azienda. La Corte ha rigettato il ricorso della ricorrente, confermando la responsabilità penale per il reato di cui all'art. 223 della legge fallimentare.

La responsabilità degli amministratori

La Corte ha chiarito che, per configurare la bancarotta fraudolenta, non è necessario che ci sia una volontà diretta di causare il fallimento. È sufficiente dimostrare che le operazioni dolose abbiano contribuito a creare una situazione di dissesto prevedibile. In particolare, queste operazioni possono includere:

  • Omissione sistematica degli obblighi fiscali e previdenziali;
  • Accumulo di debiti nei confronti di enti previdenziali e dell'erario;
  • Decisioni gestionali che ledono la salute economica dell'impresa.
In presenza di una "doppia conforme" anche nell'iter motivazionale, il giudice di appello non è tenuto a compiere un'analisi approfondita di tutte le deduzioni delle parti.

Le motivazioni della Corte

La Corte di Cassazione ha affermato che il protratto inadempimento delle obbligazioni fiscali e contributive da parte dell'amministratrice rappresenta un comportamento doloso, in quanto ha aumentato l'esposizione debitoria della società e ha reso prevedibile il suo dissesto. È stato evidenziato che la condotta omissiva è da considerarsi come parte integrante delle operazioni dolose, confermando così la responsabilità dell'amministratrice. La giurisprudenza ha ribadito che la consapevolezza di porre in essere operazioni pericolose per la salute economica dell'impresa è sufficiente per configurare il dolo.

Conclusioni

La sentenza n. 36585 del 2024 mette in luce l'importanza della due diligence da parte degli amministratori nel gestire le finanze aziendali. È fondamentale che i dirigenti siano consapevoli delle conseguenze delle loro scelte gestionali, in particolare in un contesto di crisi economica. Le decisioni che possono sembrare vantaggiose nel breve termine possono comportare gravi responsabilità nel lungo termine, come dimostrato da questo caso. Gli amministratori devono agire sempre nel rispetto delle normative vigenti per evitare di incorrere in sanzioni penali e civili.