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Concusso e Concorso di Persone: Analisi della Sentenza n. 17918 del 2023

La recente sentenza n. 17918 del 2023 della Corte di Cassazione offre spunti significativi riguardo al concetto di concussione, in particolare sul concorso di persone e sulla responsabilità di chi agisce senza una qualifica soggettiva. Questo articolo esplorerà le implicazioni giuridiche di tale pronuncia, analizzando il significato della massima e il contesto normativo italiano.

Il Contesto della Sentenza

La Corte di Cassazione, nella sua decisione, ha affrontato la questione del concorso di persone nel delitto di concussione, stabilendo che anche un soggetto privo di qualifica soggettiva può essere ritenuto responsabile, a condizione che la sua condotta contribuisca a creare uno stato di costrizione o soggezione nella vittima. Questa interpretazione si inserisce in un quadro normativo complesso, che trova fondamento nell'articolo 110 del Codice Penale, relativo al concorso di persone nel reato.

La Massima della Sentenza

Concorso di persone - Azione tipica posta in essere dall'"extraneus" - Possibilità - Condizioni. In tema di concussione, l'azione tipica può essere realizzata anche dal concorrente privo della qualifica soggettiva, a condizione che costui, in accordo con il titolare della posizione pubblica, tenga una condotta che contribuisca a creare nel soggetto passivo lo stato di costrizione o di soggezione funzionale ad un atto di disposizione patrimoniale, e che la vittima sia consapevole che l'utilità è richiesta e voluta dal pubblico ufficiale.

Questa massima evidenzia due condizioni fondamentali: la prima riguarda la condotta del concorrente che deve essere in linea con la volontà del pubblico ufficiale; la seconda riguarda la consapevolezza della vittima rispetto alla richiesta di utilità. Tali elementi sono cruciali per stabilire la responsabilità penale, chiarendo che anche chi non ricopre una carica ufficiale può partecipare attivamente al reato.

Implicazioni Giuridiche e Normative

Le implicazioni di questa pronuncia sono molteplici e richiedono un approfondimento. In particolare, si può osservare come la sentenza dia un peso significativo alla dinamica relazionale tra pubblico ufficiale e soggetti esterni. È interessante notare che, in analogia con altre pronunce precedenti, come la n. 21192 del 2013, la Corte continua a ribadire l'importanza della consapevolezza e della volontà reciproca tra le parti coinvolte in un atto di concussione.

  • Riconoscimento della responsabilità anche per chi non è pubblico ufficiale.
  • Necessità di un accordo tra il pubblico ufficiale e l'extraneus.
  • Consapevolezza della vittima rispetto alla richiesta di utilità.

Conclusioni

In conclusione, la sentenza n. 17918 del 2023 rappresenta un passo avanti nella comprensione giuridica della concussione e del concorso di persone. Essa chiarisce che la responsabilità penale non è limitata ai soli pubblici ufficiali, ma può estendersi anche a chi, pur non avendo una qualifica ufficiale, collabora attivamente alla commissione del reato. Questo principio si inserisce in un contesto normativo orientato a garantire maggiore responsabilità e trasparenza nei rapporti tra cittadini e pubblica amministrazione.