Commento alla Sentenza n. 15705 del 2023: Ricusazione del Giudice in Casi di Associazione per Delinquere

La sentenza n. 15705 del 27 gennaio 2023 della Corte di Cassazione rappresenta un momento cruciale nella giurisprudenza riguardante la ricusazione del giudice nei procedimenti penali. In particolare, la Corte ha affrontato il tema della legittimità del giudice che ha emesso una sentenza di condanna in un caso di associazione per delinquere costituita da soli tre partecipi. La decisione pone interrogativi rilevanti sulla imparzialità del giudice e sul rispetto dei diritti di difesa.

Le Ragioni della Ricusazione

Secondo la Corte, la partecipazione di un giudice alla condanna di uno dei membri di un'associazione per delinquere implica un giudizio sulla sussistenza stessa del sodalizio. Questo aspetto è di fondamentale importanza: in un contesto in cui il numero dei partecipanti all'associazione è ristretto, la condanna di uno di essi può pregiudicare la capacità del giudice di valutare in modo obiettivo la posizione degli altri associati.

Associazione per delinquere costituita da tre soli partecipi - Sentenza di condanna nei confronti di un partecipe - Successivo giudizio nei confronti di altro associato - Causa di astensione o ricusazione del giudice - Sussistenza - Ragioni. Costituisce causa di astensione o ricusazione del giudice l'aver partecipato all'adozione di una decisione di condanna relativa ad associazione per delinquere costituita da tre soli associati, in quanto, in tale ipotesi, la condanna di uno di essi implica un giudizio sulla sussistenza stessa del sodalizio, diversamente dal caso di consorzi criminali coinvolgenti un numero rilevante di persone, nei quali l'idoneità pregiudicante per il giudice della decisione assunta nei confronti di un partecipe deve valutarsi in concreto, in relazione ai profili di responsabilità dei coimputati giudicati in altro procedimento.

Confronto con la Giurisprudenza Precedente

Questa sentenza si inserisce in un panorama giurisprudenziale più ampio, dove sono già stati affrontati casi simili. Le massime precedenti, come quelle indicate nella sentenza (N. 6797 del 2015, N. 11546 del 2013 e N. 3921 del 2000), evidenziano come la questione della ricusazione del giudice sia stata trattata con attenzione, specialmente nei casi di associazioni a carattere criminale. È importante notare che la Corte ha stabilito un principio di differenziazione tra associazioni costituite da pochi membri e consorzi criminali più estesi, dove la valutazione dell'idoneità pregiudicante del giudice deve avvenire in modo più concreto.

  • Ricusazione del giudice per partecipazione a sentenze precedenti.
  • Impatto sul diritto di difesa e sull'equità del processo.
  • Distinzione tra casi di associazione per delinquere ristretta e consorzi più ampi.

Conclusione

In conclusione, la sentenza n. 15705 del 2023 offre un'importante riflessione sulla delicatezza dei procedimenti penali che coinvolgono associazioni per delinquere. Essa sottolinea la necessità di garantire una giustizia equa e imparziale, evidenziando come la ricusazione del giudice possa essere non solo un diritto, ma anche un'esigenza fondamentale per la tutela dei diritti degli imputati. La giurisprudenza continua a evolversi in questo ambito, e è cruciale rimanere aggiornati sui principi che governano la materia per garantire un giusto processo.

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