Sentenza n. 19376 del 2023: Rinvio e Rito Camerale nella Disciplina Emergenziale

La sentenza n. 19376 del 2023 della Corte di Appello di Roma offre importanti chiarimenti sulla gestione delle udienze in un periodo di emergenza, come quello provocato dalla pandemia da Covid-19. In particolare, si concentra sulle conseguenze della richiesta di trattazione orale presentata tardivamente dal difensore dell'imputato e sulla validità del rinvio dell'udienza.

Il Contesto Normativo e il Rito Camerale

La sentenza si inserisce all'interno di un contesto normativo emergenziale, in cui il Decreto Legge 28/10/2020 n. 137 ha introdotto misure straordinarie per il contenimento dell'epidemia. In questo scenario, la celebrazione del giudizio è avvenuta secondo un rito camerale, che prevede modalità di trattazione semplificate e, talvolta, non partecipate. Il giudice ha stabilito che, nel caso di rinvio del processo, non si configura una nullità anche se la richiesta di trattazione orale è stata presentata oltre i termini stabiliti.

Il Punto Focale della Sentenza

Disciplina emergenziale per il contenimento della pandemia da Covid-19 - Richiesta di trattazione orale tardiva - Rinvio dell’udienza - Celebrazione del giudizio secondo il rito cartolare introdotto dalla disciplina emergenziale - Nullità - Esclusione. Nel giudizio di appello, nel vigore della disciplina emergenziale per il contenimento della pandemia da Covid-19, ove il difensore abbia presentato la richiesta di trattazione orale oltre il termine di quindici giorni liberi prima dell'udienza fissata per il giudizio, non è affetto da nullità, nel caso di rinvio del processo, lo svolgimento dello stesso con rito camerale non partecipato, in quanto il rinvio non è idoneo a consentire il recupero di una richiesta tardiva.

La Corte ha chiarito che l'assenza di nullità nel caso di rinvio dell'udienza è fondamentale per garantire la funzionalità del sistema giudiziario in un periodo di crisi sanitaria. Questa decisione sottolinea l'importanza della tempestività nella presentazione delle richieste da parte dei difensori, ma riconosce anche le difficoltà pratiche che possono sorgere in un contesto emergenziale.

Conclusioni

In sintesi, la sentenza n. 19376/2023 rappresenta un importante precedente giuridico nel contesto della gestione delle udienze durante la pandemia. Essa non solo chiarisce le modalità di celebrazione dei processi, ma evidenzia anche la necessità di un approccio flessibile e pragmatico da parte del sistema giudiziario. La distinzione tra nullità e validità delle richieste tardive è cruciale per garantire il diritto di difesa e la corretta amministrazione della giustizia, anche in situazioni straordinarie.

Studio Legale Bianucci