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La Sentenza n. 17814 del 2023: L'aggravante per l'uso di skimmer presso i bancomat

La recente Sentenza n. 17814 del 23 gennaio 2023, emessa dalla Corte di Cassazione, rappresenta un importante punto di riferimento per la giurisprudenza italiana in materia di reati informatici. Questa decisione si concentra sull’installazione di dispositivi skimmer presso i bancomat, evidenziando come tale comportamento possa configurarsi come un reato aggravato. Esaminiamo insieme le implicazioni legali di questa sentenza.

Il contesto normativo

La Corte ha fatto riferimento ai seguenti articoli del Codice Penale:

  • Art. 617-quinquies, comma secondo
  • Art. 617-quater, comma quarto, n. 1
  • Art. 359, n. 2

Questi articoli definiscono le circostanze aggravanti legate all’installazione di strumenti per l’intercettazione di comunicazioni informatiche. Nel caso in esame, l’installazione di uno skimmer presso un bancomat è stata considerata un’azione volta a intercettare comunicazioni di dati, con conseguenti implicazioni penali significative.

La massima della sentenza

Apposizione di un dispositivo volto a intercettare comunicazioni di dati presso il “bancomat” di un istituto di credito - Aggravante di cui al combinato disposto degli artt. 617-quinquies, comma secondo, e 617-quater, comma quarto, n. 1, cod. pen. - Sussistenza - Ragioni. In tema di installazione di apparecchiature atte a intercettare, impedire o interrompere comunicazioni informatiche o telematiche, sussiste la circostanza aggravante di cui al combinato disposto degli artt. 617-quinquies, comma secondo, e 617-quater, comma quarto, n. 1, cod. pen., nel caso di apposizione, presso il "bancomat" di un istituto di credito, di un dispositivo (cd. "skimmer") finalizzato ad intercettare comunicazioni di dati, posto che l'attività bancaria di raccolta del risparmio costituisce, ai sensi dell'art. 359, n. 2, cod. pen., servizio di pubblica necessità, in quanto, pur avendo natura privatistica, siccome esercitata in forma di impresa da soggetti privati quali gli istituti di credito, corrisponde ad un interesse pubblico e il suo esercizio è subordinato ad autorizzazione ed è sottoposto a controllo da parte delle competenti Autorità amministrative.

Questa massima mette in luce l'importanza della protezione dei dati personali e delle comunicazioni nel contesto delle operazioni bancarie. La Corte ha sottolineato che l'attività bancaria, pur essendo esercitata da privati, riveste un interesse pubblico e deve essere tutelata da comportamenti illeciti come l'installazione di skimmer.

Conclusioni

La Sentenza n. 17814 del 2023 rappresenta un passo significativo nella lotta contro i crimini informatici e l’uso fraudolento delle tecnologie. Essa evidenzia non solo la responsabilità penale di chi installa dispositivi skimmer, ma anche l'importanza di garantire la sicurezza delle comunicazioni e delle transazioni nel settore bancario. La decisione della Corte di Cassazione serve da monito per chiunque tenti di compromettere la sicurezza dei sistemi informatici, ribadendo che tali azioni non saranno tollerate e che le sanzioni previste dalla legge saranno applicate con rigore.