Responsabilità penale del legale responsabile in materia di prodotti alimentari: commento alla sentenza n. 13784 del 2023

La sentenza n. 13784 del 20 gennaio 2023, emessa dalla Corte di Cassazione, affronta un tema cruciale riguardante la responsabilità penale dei legali rappresentanti di società in caso di violazioni della normativa alimentare. Questo pronunciamento si inserisce in un contesto giuridico di crescente attenzione verso la sicurezza alimentare e la responsabilità delle figure chiave nelle aziende produttrici e distributrici di alimenti.

Il contesto normativo e la responsabilità del legale

La questione centrale della sentenza riguarda l'articolo 5 della legge n. 283 del 1962, che disciplina la responsabilità penale per le violazioni in materia di prodotti alimentari. La Corte ha stabilito che il legale responsabile di una società o impresa risponde a titolo di colpa per la detenzione o somministrazione di prodotti non conformi. Questo implica che, anche in assenza di un dolo diretto, il legale può essere ritenuto colpevole per carenze organizzative e per la mancata vigilanza sui dipendenti.

Contravvenzione di cui all'art. 5 della legge n. 283 del 1962 - Responsabilità a titolo di colpa del legale responsabile di società o impresa - Sussistenza - Ragioni - Delega di funzioni - Legittimità - Condizioni. In tema di disciplina penale degli alimenti, il legale responsabile di una società o di un'impresa risponde a titolo di colpa della detenzione o somministrazione di prodotti non conformi alla normativa, in quanto sono a lui riconducibili le deficienze organizzative e la mancata vigilanza sull'operato del personale dipendente, salvo che l'illecito non attenga ai compiti attribuiti, in via esclusiva, a un preposto munito di apposita delega, nel caso in cui le dimensioni aziendali siano tali da giustificare il decentramento di compiti e responsabilità.

Questo passaggio è fondamentale per comprendere le implicazioni legali per i dirigenti aziendali. La Corte ha chiarito che possono esistere condizioni in cui il legale può delegare alcune responsabilità, ma solo se l'illecito non rientra nei compiti esclusivi di un preposto dotato di delega, e solo se la struttura aziendale permette tale decentramento.

Le condizioni per la delega di funzioni

La sentenza offre anche spunti importanti riguardo alle condizioni necessarie per una delega efficace. Ecco alcuni punti chiave:

  • Dimensioni aziendali: Le dimensioni dell'impresa devono giustificare il decentramento delle responsabilità.
  • Compiti esclusivi: La delega deve riguardare compiti che non attengono alla responsabilità diretta del legale.
  • Vigilanza continua: Anche in presenza di delega, il legale deve mantenere un livello adeguato di vigilanza e controllo.

Queste condizioni delineano un quadro in cui la responsabilità non può essere completamente trasferita, richiedendo comunque un'attenta supervisione da parte del legale rappresentante.

Conclusioni

La sentenza n. 13784 del 2023 rappresenta un importante chiarimento sulla responsabilità penale dei legali rappresentanti in ambito alimentare. Essa sottolinea l'importanza di una corretta gestione aziendale e di una vigilanza attenta, evidenziando che la delega di funzioni non esonera totalmente il legale dalle proprie responsabilità. Questo pronunciamento invita tutti i professionisti a riflettere sull'organizzazione interna delle loro aziende e sulla necessità di garantire sempre il rispetto delle normative vigenti.

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