La sentenza n. 14489 del 2022 della Corte di Cassazione offre spunti significativi per comprendere la complessità delle aggravanti nel delitto di rapina. In particolare, la Corte si è soffermata sul rapporto tra le aggravanti previste dall’art. 61, comma 5, e quelle di cui all’art. 628, comma 3, n. 3-bis del Codice Penale. Questo approfondimento è fondamentale per gli operatori del diritto, poiché chiarisce quali circostanze possono portare a sanzioni più severe nel reato di rapina.
Il delitto di rapina, disciplinato dall’art. 628 del Codice Penale, si caratterizza per la violenza o la minaccia esercitata sulla vittima, al fine di impossessarsi di beni altrui. Le aggravanti previste dagli articoli citati in sentenza sono due: la prima (art. 61, n. 5) si applica in caso di circostanze particolarmente negative, mentre la seconda (art. 628, comma 3, n. 3-bis) si applica quando la rapina avviene in un luogo che ostacola la difesa pubblica o privata.
Aggravante di cui all'art. 628, comma terzo, n. 3-bis, cod. pen. - Aggravante di cui all'art. 61, n.5, cod. pen. - Rapporto di specialità - Sussistenza - Ragioni. In tema di rapina, benché l'ambito di operatività dell'art. 61, n. 5, cod. pen., di portata più ampia, coincida con quello dell'aggravante di cui all'art. 628, terzo comma, n. 3-bis) cod. pen. allorché la condotta avvenga in un «luogo tale da ostacolare la pubblica o privata difesa», l'aggravante prevista dall'art. 628 prevale, in quanto speciale, su quella comune di cui all'art. 61, n. 5, avendo inteso il legislatore, per il delitto di rapina, sanzionare più gravemente una condotta ritenuta particolarmente negativa.
La Corte ha chiarito che, nonostante la portata più ampia dell’art. 61, n. 5, nel contesto della rapina l’aggravante di cui all’art. 628 è da considerarsi prevalente. Questo significa che, nel caso di rapina commessa in un luogo che ostacola la difesa, l’aggravante speciale si applica in modo esclusivo, riflettendo la volontà del legislatore di sanzionare severamente tali condotte. Tale interpretazione è supportata da precedenti giurisprudenziali, che hanno confermato l’importanza di considerare le specificità della condotta criminosa.
La sentenza n. 14489 del 2022 rappresenta un’importante chiarificazione per l’applicazione delle norme riguardanti la rapina e le sue aggravanti. Gli operatori del diritto devono tenere conto di queste distinzioni per una corretta valutazione delle circostanze nel momento in cui si trovano a dover affrontare casi di rapina. La prevalenza dell’aggravante speciale, in questo contesto, evidenzia l’intento di garantire una risposta giuridica adeguata a comportamenti ritenuti particolarmente dannosi per la società.