Analisi della Sentenza n. 37342 del 2024: Interrogatorio di Garanzia e Giudizio Immediato

La sentenza n. 37342 del 10 settembre 2024, emessa dalla Corte di Cassazione, offre un'importante riflessione sui presupposti per l'accesso al giudizio immediato, in particolare riguardo all'interrogatorio di garanzia. Questo pronunciamento chiarisce la relazione tra l'interrogatorio previsto dall'art. 294 del codice di procedura penale e quello di cui all'art. 453, stabilendo un principio di equipollenza anche in caso di mancata presentazione dell'indagato.

Il Contesto Normativo

La questione centrale affrontata dalla Corte riguarda la necessità di un interrogatorio di garanzia per il corretto accesso al rito del giudizio immediato. Secondo l'art. 294 cod. proc. pen., l'interrogatorio di garanzia è un diritto dell'indagato, volto a garantire la sua difesa. Tuttavia, la sentenza chiarisce che, anche in assenza di una sua volontaria partecipazione, tale interrogatorio può essere considerato equipollente a quello previsto dall'art. 453 cod. proc. pen.

  • Interrogatorio di garanzia: diritto dell'indagato.
  • Giudizio immediato: rito speciale che accelera il processo.
  • Equipollenza: concetto chiave per garantire i diritti della difesa.

La Massima della Sentenza

Presupposti - Interrogatorio di garanzia ex art. 294 cod. proc. pen. - Mancata presentazione dell'indagato e applicazione di una misura cautelare non custodiale - Equipollenza all'interrogatorio di cui all'art. 453 cod. proc. pen. - Sussistenza. In tema di giudizio immediato, per l'accesso al rito speciale, l'interrogatorio di garanzia previsto dall'art. 294 cod. proc. pen. è equipollente all'interrogatorio di cui all'art. 453 cod. proc. pen., anche se l'indagato non lo abbia volontariamente reso e sia sottoposto a misura cautelare non detentiva.

Questa massima può sembrare complessa, ma racchiude un principio fondamentale: anche se l'indagato non si presenta all'interrogatorio di garanzia, la sua posizione non viene automaticamente pregiudicata per accedere al giudizio immediato. La Corte sottolinea che la protezione dei diritti dell'indagato deve essere garantita, anche in situazioni in cui quest'ultimo non ha partecipato attivamente al processo di garanzia.

Conclusioni

In conclusione, la sentenza n. 37342 del 2024 rappresenta un importante passo avanti nella tutela dei diritti degli indagati nel sistema penale italiano. La sua interpretazione dell'interrogatorio di garanzia come equipollente a quello di cui all'art. 453 cod. proc. pen. offre una maggiore protezione alle garanzie difensive, contribuendo a un processo penale più equo. È fondamentale che gli operatori del diritto comprendano le implicazioni di questa sentenza per garantire un'adeguata difesa degli indagati, specialmente nei casi di misure cautelari non custodiali.

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