La sentenza n. 38867 del 04 ottobre 2024, emessa dalla Corte di Cassazione, affronta un tema cruciale riguardante l'errore sulla liceità della condotta in relazione alle contravvenzioni previste dall'art. 681 del codice penale. In particolare, la corte ha stabilito che non è scusabile l'errore commesso da un soggetto che, agendo in violazione delle prescrizioni impartite dall'autorità, si avvale di pareri non provenienti da fonti ufficiali. Questa decisione ha implicazioni significative per la responsabilità penale dei gestori di strutture pubbliche e per la sicurezza collettiva.
Il caso in esame riguardava il gestore di un teatro che, seguendo indicazioni fornite da un responsabile di un'agenzia di sicurezza, aveva chiuso un'uscita di emergenza durante uno spettacolo affollato. Tale comportamento ha violato le disposizioni normative riguardanti la sicurezza degli spazi pubblici, che richiedono l'apertura delle vie di fuga in caso di emergenza. La Corte ha sottolineato che l'errore sulla liceità della propria condotta non può essere giustificato in base a pareri privati, se non supportati da autorità competenti.
Art. 681 cod. pen. - Errore sulla liceità della condotta determinato da un parere privato - Rilevanza scusante - Esclusione - Fattispecie. In tema di elemento soggettivo della contravvenzione prevista dall'art. 681 cod. pen., non è scusabile l'errore sulla liceità della condotta inosservante delle prescrizioni impartite dall'autorità a tutela dell'incolumità pubblica, nel caso in cui l'agente abbia agito sulla base di un parere non proveniente dall'autorità amministrativa o giudiziaria. (Fattispecie relativa a gestore di un teatro che, sulla base delle indicazioni fornite dal responsabile dell'agenzia che si occupava della sicurezza all'interno della struttura, aveva tenuto chiusa l'uscita di emergenza mentre era in atto uno spettacolo al quale assistevano seicento persone, così violando le prescrizioni impartite dall'Autorità circa la necessaria apertura di una via di fuga).
Questa massima evidenzia l'importanza del rispetto delle norme di sicurezza e delle indicazioni fornite dalle autorità competenti. Il principio di legalità è fondamentale nel diritto penale, e la responsabilità penale non può essere elusa su basi soggettive o errate interpretazioni di norme. La Corte, richiamando anche precedenti giurisprudenziali, ha ribadito che solo le indicazioni fornite da autorità amministrative o giudiziarie possono legittimare un errore sulla liceità della condotta.
La sentenza n. 38867 del 2024 rappresenta un importante precedente per il diritto penale italiano, sottolineando la necessità di un rigoroso rispetto delle norme di sicurezza pubblica. I gestori di strutture aperte al pubblico devono essere consapevoli che affidarsi a pareri non ufficiali non li esonera dalla responsabilità in caso di violazioni. In un'epoca in cui la sicurezza è una priorità, tale decisione invita a riflettere sull'importanza di seguire le indicazioni delle autorità competenti per garantire la tutela dell'incolumità pubblica.