La Sentenza n. 26647 del 2024 sulla Valutazione del Pericolo di Fuga nell'Estradizione

La recente sentenza n. 26647 del 30 maggio 2024, emessa dalla Corte di Appello di Palermo, ha affrontato un tema cruciale nel contesto delle misure cautelari nell'ambito delle procedure di estradizione passiva. Il caso in esame riguarda l'imputato G. C. e offre importanti indicazioni su come il giudice debba valutare il pericolo di fuga, un aspetto fondamentale per decidere sull'applicazione di misure coercitive.

Il Contesto Giuridico

In generale, il pericolo di fuga è un elemento determinante nelle misure cautelari, specialmente in situazioni di estradizione. La Corte, nel suo pronunciamento, ha ribadito che la valutazione di tale pericolo deve essere basata su criteri di concretezza e attualità. Questo significa che il giudice deve analizzare la situazione personale dell'estradando, considerando fattori specifici e tangibili che possano giustificare un rischio di evasione.

La Massima della Sentenza

Pericolo di fuga - Nozione - Valutazione - Fattispecie. In tema di misure coercitive disposte nell'ambito di una procedura di estradizione passiva, i requisiti di concretezza ed attualità del pericolo di fuga devono essere valutati dal giudice avendo riguardo alla finalità della consegna, alla quale la procedura è preordinata, e dunque secondo un giudizio prognostico, ancorato a concreti elementi tratti dalla vita dell'estradando, sul rischio che questi possa sottrarvisi, allontanandosi dal territorio nazionale. (Fattispecie in cui il pericolo di fuga è stato desunto dalle modalità con cui l'estradando si era spostato clandestinamente da un continente all'altro, in condizioni estremamente disagevoli ed esponendosi a rischi elevatissimi per la sua incolumità).

Questa massima evidenzia l'importanza di un giudizio prognostico basato su elementi concreti. La Corte ha sottolineato che la valutazione non può essere meramente astratta, ma deve tener conto di fattori reali e documentati, come nel caso specifico in cui l'estradando ha dimostrato una certa propensione a spostarsi clandestinamente, esponendosi a rischi considerevoli.

Elementi di Valutazione

Per i giudici, i fattori da considerare nella valutazione del pericolo di fuga includono:

  • Le modalità di spostamento dell'estradando, in particolare se avvenute in modo clandestino.
  • Le condizioni di vita e la stabilità della residenza dell'estradando.
  • Eventuali precedenti di evasione o comportamenti che possano suggerire un intento di sottrarsi alla giustizia.

La Corte ha chiarito che tali elementi devono essere valutati alla luce delle finalità dell'estradizione, ossia garantire la presenza dell'estradando durante il procedimento giudiziario.

Conclusioni

La sentenza n. 26647 del 2024 rappresenta un'importante guida per i professionisti del diritto, evidenziando la necessità di un'analisi approfondita e concreta del pericolo di fuga in contesti di estradizione. La Corte di Appello di Palermo ha fornito strumenti giuridici utili per la valutazione di tali situazioni, sottolineando che le decisioni devono sempre essere ancorate a dati di fatto e alla realtà della vita dell'estradando. Questo approccio non solo protegge i diritti dell'individuo, ma garantisce anche l'efficacia delle procedure di giustizia internazionale.

Studio Legale Bianucci