La sentenza n. 37639 del 15 febbraio 2024 della Corte di Cassazione affronta un tema particolarmente rilevante nel panorama giuridico italiano: la lottizzazione abusiva. Questa pronuncia si inserisce in un contesto normativo e giurisprudenziale complesso, in cui è fondamentale comprendere le implicazioni legali delle opere edilizie non autorizzate.
Il caso in esame riguarda l'imputato A. P., accusato di aver realizzato un imponente complesso turistico-alberghiero e residenziale su un'area di 40.000 mq, destinata esclusivamente ad uso agricolo. La Corte d'Appello di Napoli, confermando la sentenza di primo grado, ha ritenuto sussistente il reato di lottizzazione abusiva, nonostante l'assenza di un'analitica indicazione degli interventi di urbanizzazione necessari.
Reati edilizi - Contravvenzione di lottizzazione abusiva - Elemento oggettivo - Accertamento degli specifici interventi pubblici di urbanizzazione correlati alle opere contestate - Necessità - Esclusione - Riserva di pianificazione urbanistica - Rilevanza - Fattispecie. In tema di lottizzazione abusiva, non è necessario, per la sussistenza dell'elemento oggettivo, il concreto accertamento degli specifici interventi di urbanizzazione, primaria e secondaria, correlati alla condotta contestata, essendo sufficiente la ritenuta rilevanza delle opere edificatorie eseguite rispetto alla riserva di pianificazione urbanistica, che, se riconosciuta alterata per effetto dell'imponenza e delle dimensioni delle opere stesse, ne risente anche sul piano degli interventi di urbanizzazione da farsi. (Fattispecie in cui la Corte ha ritenuto esente da censure la decisione che aveva ravvisato il reato di lottizzazione abusiva a seguito dell'edificazione di un imponente complesso turistico-alberghiero e residenziale, su di un'area di circa 40.000 mq. con destinazione esclusivamente agricola, ancorché difettasse l'analitica indicazione delle opere di urbanizzazione necessarie).
La Corte di Cassazione ha chiarito che, per configurare il reato di lottizzazione abusiva, non è necessaria la prova concreta di interventi di urbanizzazione. Questo rappresenta un importante chiarimento per i professionisti del settore e per i soggetti coinvolti in attività edilizie. Infatti, la rilevanza delle opere edificatorie è sufficiente a determinare la violazione della riserva di pianificazione urbanistica.
È importante notare che questa decisione si basa su precedenti giurisprudenziali, che hanno già stabilito l'importanza del principio di pianificazione urbanistica. La Corte ha ribadito che l'imponenza e le dimensioni delle opere possono alterare la pianificazione e, di conseguenza, giustificare l'accertamento del reato.
In conclusione, la sentenza n. 37639 del 2024 rappresenta un punto di riferimento fondamentale per la comprensione della normativa sulla lottizzazione abusiva. Essa sottolinea l'importanza della pianificazione urbanistica e chiarisce che non è necessario accertare specifici interventi di urbanizzazione per configurare il reato. I professionisti del settore edilizio devono prestare attenzione a tali pronunce, poiché esse possono influenzare le scelte progettuali e le strategie di intervento. In un contesto dove le normative urbanistiche sono sempre più stringenti, è cruciale operare nel rispetto delle disposizioni vigenti per evitare sanzioni e contenziosi.