Sentenza n. 37886 del 2024: Isolamento diurno e pene concorrenti nella giurisprudenza italiana

La sentenza n. 37886 del 27 giugno 2024, emessa dalla Corte di Cassazione, offre importanti spunti di riflessione riguardo all'isolamento diurno previsto dall'art. 72 del codice penale. Questa decisione, che annulla in parte con rinvio una pronuncia della Corte Assise di Napoli, chiarisce la natura giuridica di questa misura sanzionatoria e i criteri da seguire nella sua applicazione, in particolare quando si tratta di pene concorrenti.

La natura dell'isolamento diurno

Secondo la Corte, l'isolamento diurno ha una chiara natura di sanzione penale. Questo aspetto è fondamentale per comprendere come il giudice dell'esecuzione debba procedere nella determinazione della sua durata. Infatti, è necessario applicare i criteri stabiliti dall'art. 133 del codice penale, che si riferiscono alla valutazione della pena in base alla gravità del reato e alla personalità del condannato.

Isolamento diurno ex art. 72 cod. pen. - Natura di sanzione penale - Determinazione della sua durata in caso di pene concorrenti - Applicazione dei criteri di cui all'art. 133 cod. pen. - Necessità. L'isolamento diurno previsto dall'art. 72 cod. pen. ha natura giuridica di sanzione penale, sicché il giudice dell'esecuzione, nel determinarne la durata nel provvedimento di unificazione di pene concorrenti, deve tener conto dei criteri di cui all'art. 133 cod. pen., fornendo in merito adeguata motivazione.

I criteri di determinazione della durata

Quando si parla di pene concorrenti, è fondamentale che il giudice non solo consideri la somma delle pene, ma anche l'impatto della sanzione sul condannato. L'art. 133 del codice penale stabilisce alcuni criteri chiave che devono essere seguiti:

  • La gravità del reato e il danno causato alla vittima
  • Il comportamento del condannato durante e dopo il reato
  • Eventuali circostanze attenuanti o aggravanti

Questi criteri devono essere valutati in modo equilibrato, garantendo così che la decisione del giudice sia giustificata e proporzionata. La motivazione deve essere chiara e dettagliata, per permettere un adeguato controllo giurisdizionale.

Conclusioni

La sentenza n. 37886 rappresenta un importante passo in avanti nella chiarezza giuridica riguardo all'isolamento diurno come sanzione penale. Essa sottolinea la necessità di un'applicazione rigorosa e motivata dei criteri di cui all'art. 133 del codice penale, specialmente quando si tratta di pene concorrenti. Con questa decisione, la Corte di Cassazione non solo stabilisce un precedente giuridico, ma offre anche un'opportunità per riflettere sul ruolo della giustizia penale e sulla tutela dei diritti dei condannati, mantenendo sempre un occhio attento sui principi di equità e proporzionalità.

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