Disparità di Trattamento nel Regime Penitenziario: Commento alla Sentenza n. 47008 del 2024

La sentenza n. 47008 del 20 novembre 2024 della Corte di Cassazione rappresenta un importante passaggio nel dibattito sul regime penitenziario differenziato previsto dall'articolo 41-bis dell'ordinamento penitenziario. Con questa decisione, la Corte ha ribadito l'illegittimità del provvedimento che applicava limiti di spesa inferiori per i detenuti sottoposti a regime speciale rispetto a quelli comuni, evidenziando una disparità di trattamento che non può essere giustificata.

Il Contesto Normativo e la Sentenza

La questione sollevata dalla sentenza riguarda la circolare dell'11 ottobre 2018, che stabiliva nuovi limiti di spesa per i detenuti. La Corte ha affermato che l'applicazione di tali limiti solo ai detenuti comuni crea una disparità ingiustificata, in quanto non si giustifica per esigenze di pubblica sicurezza. È fondamentale ricordare che l'articolo 41-bis prevede misure speciali per i detenuti considerati più pericolosi, ma ciò non deve tradursi in un trattamento discriminatorio rispetto agli altri detenuti.

Regime detentivo differenziato ex art. 41 -bis ord. pen. - Limiti di spesa - Provvedimento dell’amministrazione che li determini in misura inferiore rispetto ai detenuti comuni - Illegittimità - Ragioni. In tema di regime penitenziario differenziato ai sensi dell'art. 41-bis ord. pen., è illegittimo il provvedimento dell'amministrazione che applichi ai soli detenuti comuni i nuovi limiti di spesa previsti dalla circolare dell'11 ottobre 2018, risolvendosi in una disparità di trattamento non giustificata da esigenze di pubblica sicurezza, in ragione del modesto incremento del peculio e della rigidità delle norme in materia di acquisto dei beni da parte dei detenuti sottoposti al regime speciale.

Le Implicazioni della Sentenza

Questa sentenza non solo sottolinea la necessità di un trattamento equo tra i detenuti, ma richiama anche alla responsabilità dell'amministrazione penitenziaria nel garantire diritti fondamentali. Le disparità di trattamento, oltre a essere ingiuste, possono compromettere il processo riabilitativo dei detenuti, che è uno degli obiettivi principali del sistema penale. A tal proposito, è importante considerare:

  • Il principio di uguaglianza sancito dall'articolo 3 della Costituzione Italiana.
  • Le disposizioni europee sui diritti dei detenuti, che mirano a garantire un trattamento dignitoso e umano.
  • Il ruolo della giurisprudenza nel monitorare e correggere le ingiustizie all'interno del sistema penitenziario.

Conclusioni

La sentenza n. 47008 del 2024 rappresenta un passo significativo verso la tutela dei diritti dei detenuti in Italia. Essa impone un ripensamento delle politiche penitenziarie in modo da garantire un trattamento equo e giusto per tutti, senza distinzioni basate su criteri non giustificabili. Le amministrazioni devono prestare attenzione a questi principi, assicurando che le norme siano applicate in modo uniforme, nel rispetto della dignità umana e dei diritti fondamentali.

Studio Legale Bianucci