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Corruzione di Pubblico Ufficiale: Analisi della Sentenza Cass. pen., Sez. VI, n. 11626 del 2020

La recente sentenza della Corte di Cassazione, n. 11626 del 2020, ha sollevato interrogativi significativi riguardo alla corruzione di pubblico ufficiale, in particolare nel contesto delle procedure fallimentari. La decisione ha confermato l'importanza della qualifica di pubblico ufficiale per i coadiutori del curatore fallimentare e ha chiarito la responsabilità delle società coinvolte in atti di corruzione.

Il Caso e la Decisione della Corte

In questo caso, i soggetti C.M., H.H.B. e K.J.H. sono stati accusati di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio. La Corte d'appello di Roma aveva confermato la responsabilità amministrativa delle società “Boskalis International BV” e “(OMISSIS) s.r.l.”. La Cassazione ha rigettato i ricorsi presentati dai difensori, evidenziando che, nonostante l'intervenuta prescrizione, la responsabilità penale era stata correttamente valutata.

La Corte ha ribadito che la corruzione in atti giudiziari sussiste anche se gli atti sono formalmente conformi ai doveri d’ufficio, a condizione che vi sia un vantaggio per una parte nel processo.

Le Implicazioni della Sentenza

  • La qualifica di pubblico ufficiale per i coadiutori del curatore fallimentare è stata confermata, sottolineando il loro ruolo cruciale nella gestione dei beni in procedura concorsuale.
  • La sentenza chiarisce che la corruzione in atti giudiziari può manifestarsi anche in forma “susseguente”, cioè anche dopo che l'atto è stato compiuto.
  • La responsabilità amministrativa delle società è autonoma e non è influenzata dalla prescrizione della responsabilità penale degli individui coinvolti.

Conclusioni

La sentenza n. 11626 della Corte di Cassazione rappresenta un importante riferimento per comprendere le dinamiche della corruzione in ambito pubblico, in particolare nel settore fallimentare. La conferma della qualifica di pubblico ufficiale per i coadiutori del curatore e la responsabilità delle società implicate offrono spunti rilevanti per gli operatori del diritto e per le aziende che operano in contesti simili. È fondamentale che le imprese adottino modelli organizzativi adeguati per prevenire il rischio di corruzione e tutelare la propria reputazione.