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Analisi della Sentenza Cass. pen. n. 40389 del 2023: Prescrizione e Riciclaggio

La sentenza n. 40389 della Corte Suprema di Cassazione, pronunciata il 4 ottobre 2023, si inserisce in un contesto di rilevante discussione giuridica riguardo alla prescrizione del reato di autoriciclaggio. La decisione ha affrontato la questione della qualificazione della fattispecie prevista dall'art. 648 ter.1 c.p., comma 2, e i suoi effetti sulla misura della prescrizione.

Il Caso

Il caso ha avuto origine da un ricorso presentato da A.A., il quale contestava la decisione del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere che aveva rigettato la sua istanza di dissequestro di un complesso aziendale. La difesa sosteneva che il reato di autoriciclaggio fosse estinto per prescrizione, argomentando che la norma in questione costituisse una fattispecie autonoma. Tuttavia, il Tribunale ha ritenuto che si trattasse di una circostanza attenuante, applicando quindi la pena massima prevista dal comma 1 dello stesso articolo.

Le Argomentazioni della Corte

La Corte ha evidenziato che la fattispecie di cui all'art. 648 ter.1 c.p., comma 2, ha natura di circostanza attenuante, con una cornice edittale di particolare favore per i reati presupposto meno gravi.

La Corte ha analizzato vari elementi per giungere alla conclusione che il comma 2 non potesse essere considerato un reato autonomo. Tra questi, l'assenza di un autonomo nomen iuris e di un articolo specifico e l'identità del bene giuridico tutelato. Inoltre, ha sottolineato come la struttura della norma e il rapporto di specialità con il comma 1 fosse determinante per l'inquadramento della fattispecie.

Implicazioni della Sentenza

Questa sentenza ha importanti ripercussioni sulla valutazione dei termini di prescrizione in materia di autoriciclaggio. Infatti, stabilire che il tempo di prescrizione debba essere commisurato alla pena massima di otto anni prevista per il comma 1, piuttosto che a quella di quattro anni del comma 2, modifica significativamente il panorama difensivo per gli imputati di reati connessi all'autoriciclaggio.

  • Chiarimenti sulla distinzione tra reati autonomi e circostanziati.
  • Impatto sulla strategia difensiva in casi di autoriciclaggio.
  • Riflessioni sulla prescrizione e sull'applicazione delle sanzioni.

Conclusioni

In conclusione, la sentenza n. 40389 della Cassazione rappresenta un punto di riferimento importante per la comprensione della disciplina relativa all'autoriciclaggio e alla sua prescrizione. La Corte ha saputo chiarire questioni giuridiche complesse, stabilendo principi che influenzeranno le future decisioni in materia. La distinzione tra fattispecie autonome e circostanziate è cruciale per l'applicazione delle norme penali e per la tutela dei diritti degli imputati.