Commento sulla Sentenza n. 37745 del 2024: Procedibilità a Querela e Danneggiamento

La recente sentenza n. 37745 del 19 settembre 2024, depositata il 15 ottobre 2024, offre importanti spunti di riflessione circa la procedibilità a querela in materia di reati di danneggiamento, in particolare quelli riguardanti cose esposte alla pubblica fede. La Corte di Cassazione, presieduta da P. D. e relatrice E. G., ha affrontato il tema della legittimità del ricorso per difetto di querela, introducendo un aspetto di novità normativa che merita di essere analizzato.

Il Contesto Normativo e il Caso Specifico

Il caso in esame concerne un reato di danneggiamento di cose esposte alla pubblica fede, che, secondo la recente riforma legislativa introdotta dal Decreto Legislativo n. 31 del 19 marzo 2024, è diventato procedibile a querela. In questo contesto, la Corte ha stabilito che è ammissibile un ricorso che deduce, come unico motivo, la questione della improcedibilità per difetto di querela, anche se tale procedibilità è stata introdotta successivamente alla sentenza impugnata.

  • Riforma della normativa sulla procedibilità a querela.
  • Implicazioni per i reati di danneggiamento.
  • Possibilità di ricorso alla Corte di Cassazione per difetto di querela.

La Massima della Sentenza e la Sua Interpretazione

Giudizio di legittimità - Sopravvenienza della procedibilità a querela - Ricorso che deduce il difetto di querela quale unico motivo - Ammissibilità. (Fattispecie in tema di danneggiamento di cose esposte alla pubblica fede). In tema di giudizio di legittimità, è ammissibile il ricorso che pone, con unico motivo, la questione della improcedibilità per difetto di querela di un reato per il quale tale forma di procedibilità sia stata introdotta successivamente alla sentenza impugnata. (Fattispecie in tema di reato di danneggiamento di cose esposte alla pubblica fede, divenuto procedibile ad iniziativa di parte per effetto dell'art. 1, comma 1, lett. b), d.lgs. 19 marzo 2024, n. 31).

Questa massima riassume la novità giuridica apportata dalla sentenza. La Corte di Cassazione ha sostanzialmente affermato che, in situazioni in cui una nuova normativa introduce la necessità di una querela per procedere penalmente, i soggetti interessati possono far valere tale difetto di querela anche in sede di legittimità. Ciò costituisce un importante passo verso la tutela dei diritti dei cittadini, garantendo che le nuove disposizioni siano applicate anche ai casi già pendenti.

Conclusioni

In sintesi, la sentenza n. 37745 del 2024 rappresenta un punto di svolta significativo nel trattamento giuridico dei reati di danneggiamento in relazione alla procedibilità a querela. Essa sottolinea l'importanza di un adeguato rispetto delle norme procedurali e dei diritti degli imputati, affrontando una tematica di grande rilevanza per il diritto penale italiano. Gli operatori del diritto dovranno prestare attenzione a queste nuove disposizioni, che potrebbero influenzare le strategie di difesa e la gestione dei procedimenti penali in corso.

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