Analisi della Sentenza n. 47339 del 2024: Dolo Alternativo e Tentativo nel Diritto Penale

La sentenza n. 47339 del 24 settembre 2024 rappresenta un importante intervento della Corte di Cassazione in materia di dolo alternativo e tentativo, chiarendo alcuni aspetti cruciali del diritto penale italiano. In questa decisione, la Corte ha esaminato un caso in cui l'imputato, G. T., si era reso responsabile di un tentativo di omicidio, evidenziando la complessità delle dinamiche che possono sorgere quando si tratta di intenti alternativi.

Cosa si intende per dolo alternativo?

Il dolo alternativo si verifica quando l'agente prevede e accetta indifferentemente, come conseguenza della sua condotta, due o più eventi, in questo caso un evento principale e uno secondario, ritenuto altamente probabile. Questo concetto è fondamentale per comprendere la sentenza in esame.

  • Il primo evento è l'atto violento desiderato dall'agente.
  • Il secondo evento, pur non essendo l'obiettivo primario, è comunque altamente probabile e accettato come conseguenza delle azioni.

La fattispecie trattata nella sentenza

Nel caso specifico, G. T. esplodeva un colpo di fucile che colpiva la vittima a una spalla, per poi inseguirla con un veicolo nel tentativo di investirla. La Corte ha ritenuto che l'azione fosse stata condotta indifferentemente per infliggere una grave offesa all'integrità fisica della vittima o per provocarne la morte. Questo aspetto ha portato la Corte a concludere che il dolo alternativo è compatibile con il tentativo, come previsto dall'articolo 43 del Codice Penale.

Compatibilità con il dolo alternativo - Sussistenza - Fattispecie. Il dolo alternativo, che ricorre quando il soggetto agente prevede e vuole indifferentemente, come conseguenza della sua condotta, accanto ad un primo evento preso di mira, anche un secondo evento ritenuto altamente probabile, è compatibile con il tentativo. (Fattispecie relativa ad agente che esplodeva un colpo di fucile che attingeva la vittima a una spalla, e successivamente la inseguiva alla guida di un veicolo cercando di investirla, nella quale la Corte ha ritenuto che l'azione fosse stata tenuta, indifferentemente, per provocare una grave offesa all'integrità fisica del soggetto passivo o per determinarne la morte).

Implicazioni giuridiche della sentenza

Questa sentenza offre un'importante riflessione sulle implicazioni giuridiche del dolo alternativo in relazione al tentativo. Essa chiarisce che, in presenza di un tentativo di reato, il dolo alternativo può essere considerato una forma di intenzione, accettando il rischio di un esito letale come un possibile risultato delle proprie azioni.

Inoltre, la Corte ha richiamato diversi precedenti giurisprudenziali, sottolineando come i principi stabiliti in questa sentenza siano in linea con la tradizione giuridica italiana e con le normative europee, contribuendo così a una maggiore coerenza nell'applicazione della legge.

Conclusioni

In conclusione, la sentenza n. 47339 del 2024 rappresenta un passo significativo nella comprensione del rapporto tra dolo alternativo e tentativo nel diritto penale. Essa non solo chiarisce le condizioni in cui il dolo alternativo può configurarsi come parte di un tentativo di reato, ma invita anche a una riflessione più ampia sulla responsabilità penale e sulle conseguenze delle azioni umane. L'analisi di tali casi è fondamentale per garantire che la giustizia venga amministrata in modo equo e preciso.

Studio Legale Bianucci