Sentenza n. 36011 del 2023: Il Concorso di Aggravanti in Diritto Penale

Il recente pronunciamento della Corte di Cassazione, con la sentenza n. 36011 del 12 luglio 2023, fornisce importanti chiarimenti sulla configurabilità del concorso di aggravanti speciali e comuni in ambito penale. In particolare, la Corte ha esaminato il rapporto tra l'aggravante speciale del rapporto di paternità, di cui all'art. 609-ter, comma primo, n. 1) del Codice Penale, e l'aggravante comune dell'abuso di relazioni domestiche, di cui all'art. 61, comma primo, n. 11) del Codice Penale. Questo articolo mira a chiarire i punti salienti di tale sentenza e le sue implicazioni legali.

Il Contesto Giuridico

La sentenza in oggetto si inserisce in un contesto giuridico complesso, in cui il diritto penale italiano si confronta con questioni di grande rilevanza sociale, come la violenza domestica e l'abuso di relazioni familiari. L'art. 609-ter del Codice Penale, riguardante i reati di violenza sessuale, prevede specifiche aggravanti legate alla relazione tra il perpetratore e la vittima. Allo stesso modo, l'art. 61 del Codice Penale stabilisce aggravanti comuni in caso di abuso di relazioni domestiche.

La Massima della Sentenza

Aggravante speciale del rapporto di paternità di cui all'art. 609-ter, comma primo, n. 1), cod. pen. - Aggravante comune dell'abuso di relazioni domestiche di cui all’art. 61, comma primo, n. 11), cod. pen. - Concorso - Configurabilità - Ragioni. E' configurabile il concorso dell'aggravante speciale del rapporto di paternità, di cui all'art. 609-ter, comma primo, n. 1), cod. pen., con quella comune dell'abuso di relazioni domestiche, di cui all'art. 61, comma primo, n. 11), cod. pen., dovendosi escludere, in ragione della diversità della "ratio", della natura e del fondamento delle stesse, la sussistenza di un concorso apparente di norme, con conseguente operatività del criterio dell'assorbimento.

Implicazioni della Sentenza

La sentenza n. 36011 del 2023 chiarisce che le due aggravanti, pur essendo entrambe applicabili nel contesto di reati familiari, non si escludono a vicenda. Infatti, la Corte ha stabilito che, per la diversità della loro ratio, è possibile configurare un concorso tra le due aggravanti. Questo rappresenta un importante passo avanti nella tutela delle vittime di violenza domestica, poiché consente una maggiore severità nelle pene inflitte a chi commette tali reati.

  • Riconoscimento della gravità della violenza familiare.
  • Possibilità di applicare più aggravanti contemporaneamente.
  • Chiarezza nella giurisprudenza riguardo alle interazioni tra diverse norme penali.

Conclusioni

In conclusione, la sentenza n. 36011 del 2023 rappresenta un importante precedente giuridico nel campo del diritto penale, in particolare per quanto riguarda i reati di violenza domestica. La configurabilità del concorso tra le aggravanti speciali e comuni non solo offre una maggiore protezione alle vittime, ma chiarisce anche le modalità di applicazione delle norme penali. È fondamentale che il sistema giuridico continui a evolversi in questa direzione, per garantire che la giustizia sia effettivamente raggiunta in casi di violenza in ambito familiare.

Studio Legale Bianucci