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Analisi della Sentenza n. 33580 del 2023: Prove e modalità nell'associazione per delinquere

La Sentenza n. 33580 del 6 luglio 2023, emessa dalla Corte di Cassazione, si concentra su un tema cruciale nel campo del diritto penale: la possibilità di trarre la prova dell'esistenza di un'associazione per delinquere dalla commissione di reati specifici e dalle loro modalità di esecuzione. Questa decisione offre spunti importanti per professionisti e studiosi del settore, chiarendo come la giurisprudenza possa valutare la sussistenza di sodalizi criminosi.

Il Contesto Giuridico

La Corte ha stabilito che in tema di associazione per delinquere, è lecito per il giudice dedurre la prova dell'esistenza del sodalizio dalla commissione di delitti rientranti in un programma comune. Ciò implica che il delitto-medio, pur essendo autonomo rispetto ai delitti-fine, consente al giudice di valutare complessivamente l'operatività dell'associazione criminosa. Questo approccio si fonda su una lettura integrata delle norme, in particolare l'articolo 416 del Codice Penale e l'articolo 192 del Nuovo Codice di Procedura Penale.

La Massima della Sentenza

Possibilità di trarre la prova del reato dalla commissione e dalle modalità di esecuzione dei reati fine - Sussistenza. In tema di associazione per delinquere, è consentito al giudice, pur nell'autonomia del delitto-mezzo rispetto ai delitti-fine, dedurre la prova dell'esistenza del sodalizio criminoso dalla commissione dei delitti rientranti nel programma comune e dalle loro modalità esecutive, posto che, attraverso di essi, si manifesta in concreto l'operatività dell'associazione.

Questa massima evidenzia un principio fondamentale: la connessione tra le azioni criminose e l'organizzazione sottostante. In altre parole, le modalità con cui vengono commessi i reati possono rivelare l'esistenza di una struttura organizzativa che coordina le attività illecite. È un approccio che riflette l’evoluzione del diritto penale verso una maggiore attenzione alla dinamica associativa piuttosto che alla mera individuazione dei singoli reati.

Implicazioni Pratiche della Sentenza

Le implicazioni della sentenza sono molteplici, sia per gli operatori del diritto che per i soggetti coinvolti in procedimenti penali. Tra le principali conseguenze, possiamo elencare:

  • Rafforzamento della prova indiziaria: il giudice può utilizzare le modalità di esecuzione dei reati come elementi di prova.
  • Maggiore responsabilità per i membri di associazioni criminali: la prova della loro partecipazione può essere dedotta anche da azioni individuali.
  • Possibilità di applicazione di misure cautelari più severe, data la prova consolidata dell'esistenza di un sodalizio.

Conclusioni

La sentenza n. 33580 del 2023 rappresenta un importante passo avanti nella comprensione dell'associazione per delinquere e delle modalità attraverso cui il giudice può ricostruire l'esistenza di un sodalizio criminoso. Essa invita a riflettere sull'importanza di considerare non solo i singoli atti illeciti, ma anche il contesto e le modalità che li caratterizzano. In un'epoca in cui le organizzazioni criminali si evolvono continuamente, è fondamentale che la giurisprudenza e la dottrina rispondano con altrettanta dinamicità, garantendo così una giustizia più efficace e adeguata alle sfide contemporanee.