Commento alla Sentenza n. 17216 del 2023: Attenuanti e Riparazione del Danno

La sentenza n. 17216 del 14 marzo 2023, depositata il 26 aprile 2023, offre spunti rilevanti per comprendere le dinamiche giuridiche riguardanti le attenuanti comuni, in particolare quelle legate alla riparazione del danno. In questo articolo, esamineremo i principali aspetti della decisione, ponendo attenzione al contrasto tra i diritti costituzionali e le normative penalistiche vigenti.

Il Contesto della Sentenza

La Corte di Cassazione, in questo caso, ha affrontato una questione di legittimità costituzionale riguardante l'art. 62, n. 6, del Codice Penale, che disciplina le attenuanti generiche legate alla riparazione del danno. La questione è emersa in seguito all'affermazione di una disparità di trattamento tra imputati abbienti e non abbienti, in relazione alla possibilità di effettuare la riparazione del danno mediante pagamento rateizzato.

La Massima della Sentenza

E' manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 62, n. 6, prima parte, cod. pen. per contrasto con l'art. 3 Cost., nella parte in cui non prevede che, in presenza di una concreta volontà riparatoria, l'integrale riparazione del danno, costituente il presupposto per il riconoscimento dell'attenuante, possa avvenire mediante pagamento rateizzato, con adempimento definitivo anche successivo al giudizio, in quanto la concessione dell'indicata diminuente postula non solo la volontà riparatoria dell'imputato, ma anche il fatto oggettivo dell'integrale riparazione del danno, sicché non può assumere rilevanza la possibile disparità di trattamento tra aspiranti beneficiari, in ragione delle loro diverse condizioni economiche.

Questa massima chiarisce che la volontà riparatoria deve essere accompagnata dalla riparazione integrale del danno, senza che il metodo di pagamento possa influenzare l'accesso alle attenuanti. La Corte ha quindi escluso la rilevanza delle condizioni economiche degli imputati, sottolineando che il principio di uguaglianza sancito dall'art. 3 della Costituzione non viene violato.

Implicazioni della Sentenza

Le implicazioni di questa decisione sono significative per la giurisprudenza penale. In particolare, essa evidenzia come il sistema giuridico italiano intenda garantire una giustizia equa, senza discriminazioni basate sulla condizione economica degli imputati. Ciò significa che l'attenuante può essere riconosciuta solo se vi è una riparazione integrale e non parziale del danno, il che può comportare difficoltà per chi non dispone di mezzi sufficienti.

  • Riconoscimento della volontà riparatoria come elemento essenziale
  • Esclusione della rateizzazione come modalità di riparazione idonea per l'attenuante
  • Rafforzamento del principio di uguaglianza di fronte alla legge

Conclusioni

In conclusione, la sentenza n. 17216 del 2023 rappresenta un importante punto di riferimento per la comprensione delle attenuanti nel diritto penale italiano. Essa chiarisce che la riparazione del danno deve essere integrale e immediata per poter beneficiare delle attenuanti, senza considerare le disparità economiche tra gli imputati. Questa decisione, quindi, non solo chiarisce il quadro normativo, ma offre anche spunti di riflessione sulla giustizia e sull'equità nel sistema penale.

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