La sentenza n. 17615 del 23 febbraio 2023 rappresenta un'importante pronuncia della Corte di Cassazione in materia di esercizio abusivo dell'attività di intermediazione finanziaria. Con questa decisione, i giudici hanno esaminato la questione del raddoppio delle pene previsto dalla legge n. 262 del 2005 e la sua applicabilità alla luce delle modifiche apportate dal decreto legislativo n. 141 del 2010.
Il reato di esercizio abusivo dell'attività di intermediazione finanziaria è disciplinato dall'articolo 132 del decreto legislativo n. 385 del 1993. La riformulazione di questo articolo, avvenuta con l'art. 8, comma 2, del decreto legislativo n. 141 del 2010, ha portato a significative modifiche nella normativa vigente. In particolare, la Corte ha stabilito che:
Esercizio abusivo dell'attività di intermediazione finanziaria di cui all'art. 132 d.lgs. n. 385 del 1993, come sostituito dall'art. 8, comma 2, d.lgs. n. 141 del 2010 - Raddoppio delle pene previsto dall'art. 39 della legge n. 262 del 2005 - Applicabilità - Esclusione. La riformulazione dell'art. 132 d.lgs. 1 settembre 1993, n. 385, riguardante il reato di esercizio abusivo di attività finanziaria ad opera dell'art. 8, comma 2, d.lgs. 13 agosto 2010, n. 141, ha comportato l'abrogazione tacita dell'art. 39 della legge 28 dicembre 2005, n. 262, nella parte relativa al raddoppio delle pene comminate per il suddetto reato.
La Corte ha chiarito che la riformulazione normativa ha comportato l'abrogazione tacita del raddoppio delle pene per il reato di esercizio abusivo di attività di intermediazione finanziaria. Ciò significa che, a partire dall'entrata in vigore delle nuove disposizioni, non è più applicabile il raddoppio delle pene previsto dalla legge n. 262 del 2005. Questa decisione ha un impatto significativo sul trattamento sanzionatorio dei reati di intermediazione finanziaria, portando a una riduzione delle pene per i soggetti accusati di tale reato.
La sentenza n. 17615 del 2023 offre un'importante riflessione sulle dinamiche normative relative all'intermediazione finanziaria. Le modifiche legislative e la conseguente pronuncia della Corte di Cassazione evidenziano come il diritto penale economico sia in continua evoluzione, richiedendo un'attenta analisi da parte degli operatori del settore e dei legali impegnati nella difesa di soggetti accusati di reati finanziari. Rimanere aggiornati su tali cambiamenti è fondamentale per garantire una difesa efficace e adeguata alle nuove disposizioni.