La recente sentenza della Corte di Cassazione (Cass. pen., Sez. IV, Sent., n. 41173 dell'8 novembre 2024) ha affrontato una questione cruciale riguardante la responsabilità medica e la prescrizione del reato. In particolare, il caso ha messo in luce come la mancanza di un adeguato monitoraggio e di cure tempestive possa portare a conseguenze fatali, sollevando interrogativi su come il diritto penale si interfacci con le norme civili nel contesto della responsabilità sanitaria.
L'imputato, A.A., era accusato di aver causato il decesso di B.B. per negligenza nella sua funzione di medico di primo soccorso. La Corte d'Appello di Catania ha dichiarato l'estinzione del reato per intervenuta prescrizione, confermando però la responsabilità dell'imputato nei confronti delle parti civili. Questo solleva questioni fondamentali sul principio di colpevolezza e sulla responsabilità civile anche in assenza di una condanna penale.
La pronuncia assolutoria nel merito non prevale sulla dichiarazione di estinzione del reato per prescrizione, salvo che il giudice non debba valutare il compendio probatorio ai fini delle statuizioni civili.
La Corte ha ribadito che, in presenza di una parte civile, il giudice è tenuto a valutare la responsabilità civile anche in caso di prescrizione del reato. Questo aspetto è cruciale, poiché implica che l'imputato, pur non più soggetto a sanzioni penali, può comunque essere ritenuto civilmente responsabile. La responsabilità del medico è stata valutata sulla base di linee guida specifiche che impongono un monitoraggio attento in situazioni di rischio cardiaco.
La sentenza della Corte di Cassazione sottolinea l'importanza del rispetto delle linee guida mediche e stabilisce un precedente significativo per la responsabilità dei professionisti sanitari. In un contesto in cui la prescrizione del reato può escludere sanzioni penali, la responsabilità civile rimane un importante strumento di tutela per le vittime di malpractice. Questo caso offre spunti di riflessione su come il diritto penale e civile debbano coesistere e su come le decisioni dei professionisti della salute possano avere conseguenze devastanti.