Misure cautelari e impugnazione: commento alla Sentenza n. 44060 del 2024

La recente Sentenza n. 44060 del 11 luglio 2024 della Corte di Cassazione rappresenta un'importante pronuncia in tema di misure cautelari personali e della loro impugnabilità. La Corte ha affrontato la questione dell'applicabilità delle istanze di riesame a seguito della caducazione di una misura cautelare originaria, stabilendo criteri chiari per la richiesta di nuove misure.

Il contenuto della sentenza

In particolare, la Corte ha chiarito che i provvedimenti applicativi di una nuova misura cautelare sono impugnabili con istanza di riesame quando la misura originariamente applicata venga annullata. Questo principio stabilisce una distinzione fondamentale tra le misure cautelari in questione:

  • Misure originarie, che possono essere annullate per diverse ragioni;
  • Nuove misure, che devono essere considerate autonome e non condizionate dalla precedente.

La Corte ha escluso, tuttavia, l'impugnabilità tramite richiesta di riesame per provvedimenti di proroga della custodia cautelare e per misure disposte per esigenze probatorie, come indicato negli articoli 305 e 301 del codice di procedura penale.

Provvedimenti applicativi di una nuova misura cautelare - Misura cautelare caducata ed emissione di una nuova ed autonoma misura - Impugnazione - Richiesta di riesame. In tema di misure cautelari personali, sono impugnabili con istanza di riesame i provvedimenti applicativi di una nuova misura cautelare, ricorrendo tale ipotesi tutte le volte che la misura originariamente applicata venga caducata, per qualsivoglia ragione, e ne venga emessa una successiva, autonoma dalla prima, ossia non condizionata dalla precedente vicenda cautelare. (In motivazione, la Corte ha escluso l'impugnabilità con la richiesta di riesame dei provvedimenti di proroga dei termini di custodia cautelare ai sensi dell'art. 305, comma 2, cod. proc. pen., di rinnovazione di misura cautelare disposta per esigenze probatorie ai sensi dell'art. 301, comma 1, cod. proc. pen., dei provvedimenti ex art. 307, comma 2, lett. a) e b), cod. proc. pen., e del provvedimento di cui all'art. 307, comma 4, cod. proc. pen.)

Implicazioni pratiche della sentenza

Questa sentenza ha rilevanti implicazioni pratiche per avvocati e imputati coinvolti in procedimenti penali. Infatti, la distinzione tra misure cautelari originarie e autonome permette di chiarire le modalità di difesa e le tempistiche per l'impugnazione. È fondamentale che gli avvocati siano consapevoli di come e quando presentare istanze di riesame, specialmente in situazioni in cui la misura cautelare è stata annullata.

Conclusioni

In conclusione, la Sentenza n. 44060 del 2024 offre un importante chiarimento sulla disciplina delle misure cautelari personali nel sistema giuridico italiano. La possibilità di impugnare le nuove misure, a patto che siano autonome rispetto alle precedenti, rappresenta un passo avanti nella tutela dei diritti degli imputati. Gli operatori del diritto devono quindi prestare attenzione a tali dettagli per garantire una difesa efficace.

Studio Legale Bianucci