Commento alla sentenza n. 25048 del 30/03/2023: Inammissibilità dell'impugnazione e rinvio al giudice competente

La sentenza n. 25048 del 30 marzo 2023, emessa dalla Corte di Cassazione, offre importanti spunti di riflessione sulla gestione delle impugnazioni in ambito penale. In particolare, il caso riguarda l'annullamento di un provvedimento di inammissibilità dell'impugnazione, stabilendo che, in tali circostanze, gli atti devono essere trasmessi al giudice che ha pronunciato il provvedimento stesso.

Il contesto giuridico della sentenza

La decisione della Corte di Cassazione si inserisce in un quadro normativo ben definito, richiamando articoli specifici del Nuovo Codice di Procedura Penale, in particolare gli articoli 591 e 623. L'articolo 591 stabilisce i casi di impugnazione, mentre l'articolo 623 disciplina le modalità di annullamento delle sentenze. La Corte chiarisce che, nel caso di annullamento del provvedimento di inammissibilità, è necessario un rinvio al giudice che ha emesso la decisione, sottolineando la distinzione fra i provvedimenti di inammissibilità e quelli di merito.

La massima della sentenza

Annullamento del provvedimento di inammissibilità dell'impugnazione - Trasmissione degli atti allo stesso giudice che l’ha pronunciato - Sussistenza - Ragioni. In caso di annullamento da parte della Corte di cassazione del provvedimento d'inammissibilità dell'impugnazione, ancorché emesso con sentenza, consegue il rinvio allo stesso giudice che lo ha pronunciato, in quanto si tratta di un provvedimento per il quale è normalmente prevista la forma dell'ordinanza e che, impedendo la prosecuzione del processo, richiede in caso di sua invalidità, l'annullamento senza rinvio con la trasmissione degli atti al giudice che avrebbe dovuto conoscere dell'impugnazione.

Questa massima evidenzia l'importanza della corretta gestione dei provvedimenti di inammissibilità, che non solo interrompono il processo, ma necessitano di un attento riesame in caso di annullamento. La Corte stabilisce che, essendo un provvedimento normalmente emesso in forma di ordinanza, il giudice competente deve essere lo stesso che ha emesso il provvedimento iniziale, evitando così possibili conflitti e garantendo una continuità nel processo.

Conclusioni

La sentenza n. 25048 del 30 marzo 2023 rappresenta un importante chiarimento in materia di procedura penale, poiché mette in luce il ruolo cruciale del giudice nel gestire le impugnazioni e le relative decisioni di inammissibilità. Questo approccio non solo garantisce un'adeguata tutela dei diritti delle parti coinvolte, ma contribuisce anche a una maggiore certezza del diritto, fondamentale in un sistema giuridico moderno. Gli operatori del diritto dovrebbero prestare attenzione a questa sentenza, poiché offre indicazioni pratiche su come procedere in situazioni simili, rendendo più chiari i confini tra inammissibilità e merito, e sottolineando l'importanza di una corretta gestione del processo penale.

Studio Legale Bianucci