Sentenza n. 15098 del 2024: Riforma Cartabia e la Procedibilità d'Ufficio nel Diritto Penale

La sentenza n. 15098 del 27 marzo 2024, emessa dalla Corte di Cassazione, offre un'importante interpretazione delle modifiche introdotte dal decreto legislativo n. 150 del 2022, noto come Riforma Cartabia. Questa decisione mette in luce come la decorrenza dei termini per la proposizione della querela possa influenzare la procedibilità d'ufficio di determinati reati, in particolare in relazione alla contestazione di aggravanti.

Il Contesto Giuridico della Sentenza

La Corte si è pronunciata su un caso di furto di energia elettrica, dove il pubblico ministero aveva contestato un'aggravante che, se accettata, avrebbe reso il reato procedibile d'ufficio. La questione centrale era se la contestazione di tale aggravante fosse stata effettuata entro il termine previsto dall'articolo 85 del decreto legislativo n. 150/2022, il quale stabilisce che, decorso il termine per la querela, la procedibilità del reato può cambiare a seconda delle circostanze.

Reato divenuto perseguibile a querela per effetto della modifica introdotta dal d.lgs. n. 150 del 2022 (cd. Riforma Cartabia) - Decorso del termine per proporre la querela ex art. 85 d.lgs. citato - Contestazione suppletiva di circostanza aggravante - Possibilità - Sussistenza - Conseguente procedibilità d'ufficio del reato - Sussistenza - Ragioni - Fattispecie. In tema di reati divenuti perseguibili a querela per effetto della modifica introdotta dal d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 150, è consentito al pubblico ministero, ove sia decorso il termine per proporre la querela di cui all'art. 85 del d.lgs. citato, modificare l'imputazione mediante la contestazione, in udienza, di un'aggravante che rende il reato procedibile d'ufficio. (Fattispecie relativa a furto di energia elettrica, in cui la Corte ha annullato la decisione di proscioglimento sul rilievo che il tribunale, ritenendo tardiva la contestazione suppletiva dell'aggravante di cui all'art. 625, comma primo, n. 7, cod. pen., valevole a rendere il delitto procedibile d'ufficio, era incorso in una nullità assoluta di ordine generale, concernente l'esercizio dell'azione penale).

Implicazioni della Riforma Cartabia

La Riforma Cartabia ha introdotto significative modifiche nel panorama giuridico italiano, in particolare per quanto riguarda la procedibilità dei reati. Questo cambiamento ha suscitato diverse interpretazioni e applicazioni da parte della giurisprudenza. La sentenza in esame chiarisce che, anche se il termine per la querela è scaduto, il pubblico ministero ha la facoltà di modificare l'imputazione e contestare un'aggravante durante l'udienza. Ciò evidenzia un importante strumento per garantire che la giustizia possa essere esercitata anche in situazioni dove, altrimenti, potrebbe sembrare compromessa dalla scadenza dei termini.

  • Chiarimento sulla procedibilità d'ufficio dei reati.
  • Possibilità di contestazione delle aggravanti anche dopo il termine per la querela.
  • Impatto della Riforma Cartabia sulle azioni penali.

Conclusioni

La sentenza n. 15098 del 2024 rappresenta un punto di riferimento per la comprensione delle nuove dinamiche introdotte dalla Riforma Cartabia nel diritto penale italiano. Essa sottolinea l'importanza della flessibilità nelle procedure penali, permettendo al pubblico ministero di agire anche in presenza di termini scaduti, se ciò è necessario per la perseguibilità di reati che incidono sulla sicurezza pubblica. Questa decisione non solo protegge gli interessi della giustizia, ma offre anche un'importante riflessione sulle modalità di applicazione delle normative in continua evoluzione.

Studio Legale Bianucci