Legittimazione del Sostituto Procuratore all'Impugnazione: Commento sulla Sentenza n. 37517 del 2023

La recente sentenza n. 37517 del 31 agosto 2023, depositata il 14 settembre, offre spunti significativi sulla legittimazione del sostituto procuratore all'impugnazione delle sentenze in ambito penale. In particolare, la Corte di Cassazione ha affrontato la questione della necessità di una delega scritta per i sostituti procuratori che non abbiano presentato conclusioni in udienza, stabilendo importanti principi che chiariscono i confini dell'attività del pubblico ministero.

Il Contesto Normativo

La questione centrale riguarda l'art. 593-bis del codice di procedura penale, che disciplina l'impugnazione del pubblico ministero. Secondo la Corte, anche in assenza di una delega scritta formale, un sostituto procuratore ha la legittimazione ad appellare una sentenza di primo grado. Questo si basa sul concetto di impersonalità dell'ufficio del pubblico ministero, dove l'assenza di una delega non pregiudica l'interesse alla tutela dell'ordine pubblico e della giustizia.

La Massima della Sentenza

Sostituto procuratore non delegato e che non abbia presentato le conclusioni in udienza - Impugnazione - Legittimazione - Ragioni - Delega scritta - Necessità - Esclusione. In tema di impugnazione del pubblico ministero, anche dopo l'introduzione dell'art. 593-bis cod. proc. pen., il sostituto procuratore che non sia stato pubblico ministero di udienza e non sia stato esplicitamente delegato dal Procuratore della Repubblica è legittimato ad appellare la sentenza di primo grado, stante l'impersonalità dell'ufficio del pubblico ministero e non occorrendo, verso terzi, una formale delega, costituente atto interno all'ufficio di Procura di cui va presunta l'esistenza e della cui assenza l'imputato non ha interesse a dolersi.

Questa massima chiarisce che la legittimazione è in qualche modo presunta, e non è necessaria una formalizzazione esterna per garantire la validità dell'impugnazione. Ciò è particolarmente rilevante in un contesto in cui la rapidità e l'efficacia dell'azione penale sono fondamentali.

Impatti e Riflessioni

La sentenza n. 37517 del 2023 non solo chiarisce un punto di diritto, ma offre anche un'importante riflessione sulla natura dell'ufficio del pubblico ministero. Tra i punti salienti, possiamo evidenziare:

  • La legittimazione presunta del sostituto procuratore, che non necessita di una delega formale;
  • L'importanza dell'imparzialità e dell'impersonalità nell'ufficio del pubblico ministero;
  • Le implicazioni pratiche per le strategie di impugnazione in ambito penale.

In questo modo, la Corte di Cassazione ha fornito un'importante indicazione per gli operatori del diritto, che dovranno tenere in considerazione questa pronuncia nelle loro azioni future.

Conclusioni

In conclusione, la sentenza n. 37517 del 2023 rappresenta un consolidamento della giurisprudenza in materia di impugnazione da parte del pubblico ministero. La chiarezza sulle modalità di legittimazione del sostituto procuratore offre una maggiore sicurezza giuridica e operativa, tanto per i pubblici ministeri quanto per gli avvocati difensori. È fondamentale, quindi, che gli operatori del diritto tengano a mente queste indicazioni per navigare efficacemente nel panorama processuale penale.

Studio Legale Bianucci