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Analisi della Sentenza Cass. pen., Sez. V, n. 38136 del 2024: Bancarotta Fraudolenta e Vizi di Motivazione

La recente sentenza della Corte di Cassazione n. 38136 del 2024 offre spunti significativi per comprendere le complessità della bancarotta fraudolenta e le responsabilità degli amministratori. In questo articolo, analizzeremo i punti chiave della decisione, evidenziando le implicazioni legali e le considerazioni giurisprudenziali che ne derivano.

Il Caso di A.A. e le Decisioni del Giudice di Appello

Nella sentenza in esame, A.A. era stato inizialmente condannato per bancarotta fraudolenta impropria. Tuttavia, la Corte di Appello di Torino, in parziale riforma della sentenza di primo grado, aveva ritenuto opportuno riqualificare i fatti, attribuendo una responsabilità meno grave. La Corte Suprema, accogliendo il ricorso di A.A., ha sottolineato come la motivazione della Corte di Appello fosse insufficiente.

In tema di bancarotta, rientra tra gli "obblighi imposti dalla legge" la cui inosservanza può dar luogo a responsabilità penale degli amministratori.

La Distinzione tra Bancarotta Fraudolenta e Semplice

Un aspetto cruciale della sentenza riguarda la distinzione tra bancarotta fraudolenta e bancarotta semplice. Secondo l'art. 217, co. 1, n. 4 della legge fallimentare, la bancarotta semplice si configura quando l'amministratore non richiede tempestivamente il fallimento, mentre la bancarotta fraudolenta richiede l'accertamento di colpa grave. Questo aspetto è fondamentale, poiché la sentenza mette in evidenza che non basta un mero ritardo per configurare la bancarotta fraudolenta; è necessaria una provata e consapevole omissione.

Le Implicazioni della Motivazione Giudiziale

La Corte ha evidenziato l'importanza di una motivazione chiara e adeguata in sede di appello. La mancanza di una spiegazione esaustiva da parte della Corte di Appello ha portato all'annullamento della sentenza. In particolare, l'onere di provare la sussistenza degli elementi costitutivi del reato è stato sottolineato come fondamentale, e la Corte ha rimarcato che l'assenza di un impugnazione da parte del pubblico ministero non esonera il giudice dal fornire adeguate motivazioni.

  • La necessità di dimostrare la colpa grave nella bancarotta fraudolenta.
  • L'importanza della motivazione nella decisione giurisdizionale.
  • La distinzione tra colpa grave generica e specifica nel contesto della bancarotta.

Conclusioni

La sentenza n. 38136 del 2024 della Corte di Cassazione rappresenta un'importante guida per la comprensione delle responsabilità degli amministratori in caso di fallimento. Essa sottolinea come la motivazione e l'interpretazione delle norme siano fondamentali per la giustizia. La necessità di un'analisi approfondita da parte dei giudici di appello è essenziale per garantire equità e trasparenza nei procedimenti penali legati alla bancarotta.