Commento alla Sentenza n. 18772 del 2023: Patteggiamento e Pena Illegale

La sentenza n. 18772 del 2023 della Corte di Cassazione si rivela di grande importanza nel panorama giuridico italiano, poiché affronta la delicata questione del patteggiamento e dell'aumento della pena per continuazione. In particolare, la Corte si è pronunciata sulla legittimità di un aumento della pena in caso di recidiva, chiarendo i limiti entro i quali è possibile impugnare una sentenza di patteggiamento.

Il Contesto Normativo

La Corte ha esaminato l'articolo 81, comma quarto, del codice penale, che regola l'aumento della pena per continuazione. Secondo la normativa, un aumento per continuazione deve essere giustificato e deve rispettare i parametri stabiliti dalla legge. Nel caso in oggetto, è emerso che l'aumento della pena inflitto era inferiore alle soglie previste dalla legge, portando alla dichiarazione di insussistenza di una pena illegale.

Analisi della Massima

Patteggiamento - Aumento per la continuazione ex art. 81, comma quarto, cod. pen. - Violazione - Pena illegale - Insussistenza. In tema di patteggiamento, è inammissibile il ricorso per cassazione ex art. 448, comma 2-bis, cod. proc. pen. avverso la sentenza con la quale, ritenuta sussistente la recidiva, sia stato disposto un aumento per la continuazione inferiore alla misura stabilita dall'art. 81, comma quarto, cod. pen., non versandosi in ipotesi di pena illegale.

Questa massima è cruciale poiché evidenzia un principio fondamentale: non ogni irregolarità nella determinazione della pena può dar luogo a ricorsi in Cassazione. In particolare, se l'aumento della pena è inferiore a quanto stabilito dalla legge, non si configura una pena illegale, e quindi non sussistono i presupposti per un ricorso. Ciò implica che il patteggiamento, come strumento di deflazione del processo penale, deve essere rispettato anche nelle sue decisioni finali.

Implicazioni Pratiche per gli Avvocati

Per i professionisti del diritto, questa sentenza offre importanti spunti di riflessione. Ecco alcuni aspetti da considerare:

  • Necessità di una attenta valutazione delle circostanze in cui è possibile proporre un patteggiamento.
  • Importanza di un'analisi approfondita della pena inflitta in caso di recidiva.
  • Consapevolezza che l'ammissibilità del ricorso in Cassazione è strettamente legata alla configurazione della pena.

In sintesi, la sentenza n. 18772 del 2023 non solo chiarisce i limiti del ricorso in cassazione in tema di patteggiamento, ma sottolinea anche l'importanza di un approccio attento e informato nella gestione dei casi penali.

Conclusioni

La recente ordinanza della Cassazione ci ricorda che il sistema giuridico italiano, pur nella sua complessità, cerca di garantire un equilibrio tra giustizia e rapidità nella risoluzione delle controversie penali. Questo è particolarmente evidente nel campo del patteggiamento, dove la certezza della pena e la sua congruità devono essere sempre tenute in considerazione. Gli avvocati e i professionisti del settore devono, quindi, essere pronti a navigare queste acque con competenza e preparazione.

Studio Legale Bianucci