Commento sulla Sentenza n. 49499 del 2023: Procedibilità a Querela e Inammissibilità del Ricorso

La sentenza n. 49499 del 15 novembre 2023, pubblicata il 13 dicembre 2023, ha suscitato un interessante dibattito tra gli operatori del diritto riguardo alla questione della procedibilità a querela e la sua incidenza sull'inammissibilità dei ricorsi in sede di legittimità. In questo articolo, analizzeremo i punti salienti di questa decisione della Corte di Cassazione, cercando di rendere comprensibili le implicazioni legali per i cittadini e gli avvocati.

Il Contesto Normativo

La questione centrale della sentenza riguarda l'applicazione dell'articolo 2 del D.Lgs. n. 150 del 2022, che ha modificato la procedibilità di alcuni reati, rendendoli procedibili a querela. Questo cambiamento normativo ha sollevato interrogativi su come tale modifica si interfaccerebbe con i ricorsi già pendenti in Cassazione. Secondo la Corte, la sopravvenienza della procedibilità a querela non può essere considerata un'“abolitio criminis” e non incide sulla dichiarazione di inammissibilità di un ricorso.

Analisi della Sentenza

Giudizio di legittimità - Ricorso inammissibile - Reato divenuto procedibile a querela ex art. 2 d.lgs. n. 150 del 2022 - Mancanza di querela - Improcedibilità - Prevalenza sulla dichiarazione di inammissibilità - Esclusione - Ragioni - Fattispecie. Nei giudizi pendenti in sede di legittimità, la sopravvenienza della procedibilità a querela per effetto dell'entrata in vigore del d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 150, non opera quale ipotesi di "abolitio criminis", capace di prevalere sull'inammissibilità del ricorso e di incidere sul cd. giudicato sostanziale. (Fattispecie relativa a tentato furto aggravato dall'aver usato violenza sulle cose, in cui la Corte ha ritenuto inammissibile il ricorso che sollecitava la considerazione della mancata proposizione della querela in relazione a reati per i quali era stata introdotta, successivamente alla sentenza impugnata e nelle more della proposizione del ricorso, tale forma di procedibilità dal d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 150).

La Corte ha stabilito che, nel caso di specie, il ricorso è stato dichiarato inammissibile proprio perché non era stata presentata la querela, elemento essenziale per la procedibilità del reato. Questo chiarisce che la modifica normativa non retroagisce a favore di chi ha già presentato un ricorso in Cassazione, mantenendo così una netta distinzione tra la nuova disciplina e il giudizio di legittimità.

Conclusioni

La sentenza n. 49499 rappresenta un importante punto di riferimento per la comprensione della nuova normativa sulla procedibilità a querela. Essa stabilisce chiaramente che i cambiamenti introdotti dal D.Lgs. n. 150 del 2022 non possono influenzare i giudizi già pendenti, sottolineando l'importanza della querela come presupposto indispensabile per la procedibilità. Questo aspetto è cruciale per gli avvocati e i loro assistiti, poiché evidenzia la necessità di agire tempestivamente nel rispetto delle nuove norme e di presentare le querela in tempo utile per evitare l'improcedibilità dei reati. Pertanto, la decisione della Corte di Cassazione fornisce una guida preziosa per la gestione di situazioni legali simili in futuro.

Studio Legale Bianucci