Sentenza n. 29284 del 2024: L'interesse ad impugnare in caso di recidiva

La recente sentenza della Corte di Cassazione, n. 29284 del 3 maggio 2024, offre un'importante opportunità di riflessione sulle dinamiche legate alla recidiva nel diritto penale italiano. In particolare, la Corte chiarisce che l'imputato ha un interesse legittimo a impugnare una sentenza che riconosce la recidiva, anche se non si traduce in un aumento di pena, un aspetto che merita di essere approfondito.

Il Contesto della Sentenza

Il caso esaminato dalla Corte riguardava l'imputato G. P., il quale aveva presentato impugnazione contro la sentenza della Corte d'Appello di Torino. La Corte, nel rigettare il ricorso, ha messo in evidenza come l'interesse dell'imputato a contestare la recidiva sussista anche in assenza di un incremento della pena. Questo principio è fondamentale per comprendere le conseguenze giuridiche della recidiva.

Recidiva - Giudizio di prevalenza delle circostanze attenuanti - Impugnazione dell'imputato finalizzata all'esclusione dell'aggravante - Interesse - Sussistenza - Ragioni. L'interesse dell'imputato a impugnare la sentenza che ha riconosciuto la recidiva sussiste anche nel caso in cui non è conseguito alcun aumento di pena per effetto del giudizio di prevalenza delle circostanze attenuanti, posto che tale aggravante esplica comunque i suoi effetti sia con riguardo alla concessione dei benefici penitenziari, sia in relazione alle condizioni per la riabilitazione, sia rispetto all'estinzione della pena per effetto del decorso del tempo.

Le Implicazioni della Recidiva

La recidiva, definita nel Codice Penale all'articolo 99, rappresenta una delle circostanze aggravanti più significative nel diritto penale. Essa non solo può influenzare la pena principale, ma ha anche ripercussioni sui diritti dell'imputato riguardo ai benefici penitenziari e alla possibilità di riabilitazione. Nella sentenza in esame, la Corte evidenzia che, nonostante il giudizio di prevalenza delle circostanze attenuanti, la recidiva continua a esercitare i suoi effetti.

  • Benefici penitenziari: La recidiva può limitare l'accesso a misure alternative alla detenzione.
  • Riabilitazione: La presenza di recidiva complica il percorso di riabilitazione, rendendo più difficile l'ottenimento della cancellazione del reato.
  • Estinzione della pena: Le circostanze legate alla recidiva possono influenzare i termini di estinzione della pena.

Conclusioni

La sentenza n. 29284 del 2024 rappresenta un importante chiarimento sul diritto di impugnazione dell'imputato in caso di riconoscimento della recidiva. Anche in assenza di un aumento di pena, l'interesse a contestare la recidiva è tutelato, poiché le conseguenze giuridiche di questa aggravante si estendono oltre la mera quantificazione della pena. È essenziale, quindi, che gli imputati e i loro legali siano consapevoli di questi aspetti per poter esercitare adeguatamente i loro diritti e affrontare il percorso giudiziario con maggiore consapevolezza.

Studio Legale Bianucci