Commento alla Sentenza n. 17160 del 2024: Impugnazioni e Deposito degli Atti

La sentenza n. 17160 del 22 marzo 2024, depositata il 24 aprile 2024, emessa dalla Corte di Cassazione, offre un'importante riflessione sulla disciplina emergenziale riguardante il deposito degli atti di impugnazione. In un contesto giuridico in continua evoluzione, è fondamentale comprendere come le norme attualmente in vigore influenzino il diritto di difesa e le modalità di accesso alla giustizia.

La Disciplina Emergenziale e il Deposito degli Atti

Il fulcro della sentenza è l'art. 24, comma 6-bis del decreto-legge n. 137 del 2020, convertito nella legge n. 176 del 2020, che consente il deposito dell'atto di impugnazione presso l'ufficio giudiziario in cui si trovano le parti private o i loro difensori. Questo aspetto assume un'importanza cruciale, soprattutto in un periodo in cui le restrizioni legate alla pandemia hanno reso complicati gli spostamenti e gli accessi ai tribunali.

Disciplina emergenziale di cui all'art. 24, comma 6-bis del d.l. n. 137 del 2020 - Deposito dell'atto di impugnazione presso l'ufficio giudiziario in cui si trovano le parti private o i loro difensori - Possibilità - Sussistenza. In tema di impugnazioni, nella vigenza dell'art. 24, comma 6-bis del d.l. 28 ottobre 2020, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 dicembre 2020, n. 176, continua a essere consentito, ai sensi e per gli effetti delle disposizioni di cui all'art. 582, comma 2, cod. proc. pen., il deposito dell'atto di impugnazione nella cancelleria del tribunale o del giudice di pace del luogo in cui le parti private o i loro difensori si trovano.

La Corte ha ribadito che, nonostante le difficoltà generate dalla pandemia, il diritto di impugnazione deve rimanere accessibile e praticabile per tutte le parti coinvolte in un procedimento giuridico. Ciò implica che il deposito degli atti non deve necessariamente avvenire presso il tribunale del luogo di residenza, ma può avvenire anche in contesti diversi, garantendo così una maggiore flessibilità.

Riferimenti Normativi e Giurisprudenziali

La sentenza in questione si inserisce in un panorama giuridico ben definito, facendo riferimento a normative e precedenti giurisprudenziali. Fra i riferimenti normativi, si evidenziano:

  • Nuovo Codice di Procedura Penale, art. 582, comma 2
  • Decreto Legge 28/10/2020, n. 137, art. 24, comma 6
  • Legge 18/12/2020, n. 176

Inoltre, la Corte ha richiamato precedenti sentenze che hanno affrontato questioni simili, consolidando un percorso giurisprudenziale che mira a garantire il diritto di difesa in situazioni di emergenza.

Conclusioni

La sentenza n. 17160 del 2024 rappresenta un passo significativo verso la protezione dei diritti delle parti nel contesto delle impugnazioni. La flessibilità introdotta dalla disciplina emergenziale non solo facilita l'accesso alla giustizia, ma riafferma l'importanza del diritto di difesa anche in tempi difficili. È fondamentale che le parti coinvolte siano informate su queste disposizioni, affinché possano esercitare appieno i propri diritti, garantendo così un sistema giuridico più equo e accessibile per tutti.

Studio Legale Bianucci