La recente sentenza n. 39602 del 3 ottobre 2024 della Corte di Appello di Napoli affronta un tema di grande rilevanza nel campo della normativa edilizia: la questione dell'ordine di demolizione di manufatti abusivi e l'impatto dei provvedimenti in sanatoria rilasciati dopo il passaggio in giudicato della sentenza di condanna. In particolare, la Corte ha dichiarato inammissibile la richiesta di sospensione dell'ordine di demolizione, evidenziando che il rilascio di un titolo in sanatoria non osta alla sua esecuzione, soprattutto se il soggetto beneficiario non era proprietario del bene al momento dell'edificazione.
Questa sentenza si inserisce in un quadro normativo complesso, che include il DPR 380/2001 e la Legge 47/1985, i quali disciplinano in modo dettagliato le procedure per l'urbanistica e la lotta all'abusivismo edilizio. In particolare, il provvedimento in sanatoria, sebbene possa apparire come un salvacondotto per le costruzioni abusive, deve essere attentamente valutato in termini di legittimità e di titolarità del diritto. La Corte ha ribadito che la sanatoria rilasciata a soggetti non proprietari non può influire sull'ordine di demolizione, il quale rimane valido e applicabile.
Ordine di demolizione - Provvedimento in sanatoria - Rilasciato, dopo il passaggio in giudicato della sentenza di condanna, in favore di soggetti non proprietari del bene e non aventi con esso rapporti qualificati - Rilevanza ostativa - Esclusione. In tema di reati edilizi, non osta all'esecuzione dell'ordine di demolizione di un manufatto abusivo l'avvenuto rilascio, susseguentemente al passaggio in giudicato della sentenza di condanna, del titolo in sanatoria in favore di soggetto non proprietario del bene all'epoca dell'edificazione e non avente con esso alcuna relazione giuridicamente qualificata di natura reale od obbligatoria.
Questa massima racchiude il fulcro della decisione. Essa chiarisce che, una volta accertato il carattere abusivo di un manufatto, l'eventuale sanatoria rilasciata successivamente non ha effetto sulla legittimità dell'ordine di demolizione. Quindi, anche se un soggetto riceve un provvedimento in sanatoria, se non era proprietario e non ha legami giuridici con il bene al momento della costruzione, non può opporsi all'ordine di demolizione.
Di seguito, alcuni punti chiave da considerare:
La sentenza n. 39602 del 2024 rappresenta un'importante chiarificazione in materia di edilizia, sottolineando l'importanza della titolarità e della legittimità nella gestione dei manufatti abusivi. In un contesto in cui l'abusivismo edilizio è un problema persistente, la pronuncia della Corte di Appello di Napoli si configura come un passo significativo per garantire il rispetto delle normative e la tutela del territorio. Gli operatori del settore e i cittadini devono essere consapevoli che le sanatorie non possono ignorare la violazione delle leggi edilizie e che l'ordine di demolizione rimane un strumento fondamentale per la regolarizzazione degli abusi.