Ordinanza n. 20488 del 2023: La prevalenza del Piano Paesaggistico sul Piano del Parco

La recente ordinanza n. 20488 del 13 gennaio 2023 rappresenta un importante punto di riferimento per la tutela delle aree protette in Italia. In questa sentenza, la Corte di Cassazione ha chiarito i rapporti tra il Piano paesaggistico e il Piano del Parco, stabilendo che il primo prevale sul secondo in caso di violazioni dei vincoli paesaggistici. Questo chiarimento è cruciale per comprendere come la normativa italiana si articoli nella protezione dell'ambiente e del patrimonio naturale.

Il contesto normativo

La decisione si inserisce nel solco del Decreto Legislativo n. 42 del 2004, noto come Codice dei beni culturali e del paesaggio, e della Legge n. 394 del 1991, che disciplina le aree protette. In particolare, l'articolo 181 del D.lgs. 42/2004 prevede sanzioni per chi realizza opere in violazione dei vincoli paesaggistici. Questo aspetto sottolinea l'importanza di rispettare i piani di tutela ambientale, evidenziando che il Piano territoriale paesaggistico ha una posizione gerarchica superiore rispetto al Piano del Parco.

La massima della sentenza

D.lgs n. 42 del 2004 – Legge n. 394 del 1991 – Violazione paesaggistica – Rapporti tra Piano paesaggistico e Piano del Parco – Prevalenza del primo sul secondo – Sussistenza. In tema di tutela delle aree protette, sussiste il reato di cui all'art. 181 d.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42, in caso di lavori ivi realizzati in violazione dei vincoli paesaggistici, in quanto, nell'ordine di prevalenza che la normativa statale detta tra gli strumenti di pianificazione paesaggistica, il Piano territoriale paesaggistico è gerarchicamente superiore a tutti e prevale dunque sul Piano del Parco, le cui previsioni devono conformarsi al primo.

Questa massima evidenzia la gerarchia tra i vari strumenti di pianificazione, stabilendo chiaramente che il Piano paesaggistico deve essere rispettato anche all'interno delle aree protette. Ciò implica che, nel caso di conflitto tra le disposizioni di un Piano del Parco e quelle di un Piano paesaggistico, le seconde devono prevalere, garantendo così una protezione più rigorosa del patrimonio naturale.

Implicazioni pratiche

Le implicazioni di questa ordinanza sono significative e si traducono in una maggiore responsabilità per coloro che intendono realizzare opere in aree tutelate. In particolare, le autorità competenti sono chiamate a:

  • Verificare la conformità delle progettazioni ai Piani paesaggistici vigenti.
  • Assicurarsi che le opere non compromettano le caratteristiche paesaggistiche e ambientali delle aree protette.
  • Imporre sanzioni in caso di violazioni accertate, in linea con quanto stabilito dal D.lgs. 42/2004.

In questo modo, la sentenza si pone come un deterrente contro possibili abusi e come un incentivo a rispettare le normative di tutela ambientale.

Conclusioni

In conclusione, l'ordinanza n. 20488 del 2023 rappresenta un passo avanti nella tutela delle aree protette in Italia. La chiara affermazione della prevalenza del Piano paesaggistico sul Piano del Parco contribuisce a rafforzare le misure di protezione del nostro patrimonio naturale. È fondamentale che tutti gli attori coinvolti, dalle istituzioni agli operatori del settore, rispettino queste disposizioni per garantire un futuro sostenibile e tutelato per le nostre bellezze naturali.

Studio Legale Bianucci