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Commento alla sentenza Cass. civ., Sez. III, Ord. n. 2482/2018 sulla responsabilità civile per danni da cose in custodia

La sentenza della Corte di Cassazione, Sezione III, n. 2482 del 1 febbraio 2018, offre spunti significativi sulla responsabilità per danni derivanti da eventi atmosferici. In particolare, il caso esamina le implicazioni dell'art. 2051 c.c. relativo alla responsabilità per cose in custodia e la definizione di caso fortuito. L'attrice, V.F., chiedeva il risarcimento dei danni subiti a causa dell'inadeguatezza del sistema di smaltimento delle acque meteoriche da parte dei convenuti, RFI e Comune di Terme Vigliatore.

Il contesto della sentenza

Il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto aveva inizialmente rigettato la domanda di risarcimento, sostenendo che gli eventi atmosferici erano da considerarsi eccezionali e imprevedibili, configurando quindi un caso fortuito. Tuttavia, la Corte di Cassazione ha accolto il ricorso, evidenziando che il Tribunale non ha adeguatamente valutato le prove documentali presentate dall'attrice, che dimostravano l'insufficienza del sistema di smaltimento delle acque.

La responsabilità ex art. 2051 c.c. postula la sussistenza di un rapporto di custodia della cosa e una relazione di fatto tra un soggetto e la cosa stessa, tale da consentire il potere di controllarla.

Principi di diritto e responsabilità

La Corte ha chiarito che, per stabilire se un evento atmosferico possa essere considerato caso fortuito, è necessario che presenti i caratteri di imprevedibilità ed eccezionalità. Questi criteri devono essere accertati attraverso dati scientifici e statistici, come i dati pluviometrici della zona. Inoltre, la sentenza sottolinea che la responsabilità del custode non può essere esclusa dalla semplice dichiarazione di calamità naturale, ma deve essere valutata caso per caso, tenendo conto delle condizioni specifiche del sistema di smaltimento e delle caratteristiche dell'evento atmosferico.

Conclusioni

In conclusione, la sentenza n. 2482/2018 della Corte di Cassazione evidenzia l'importanza di un'analisi dettagliata delle circostanze che circondano un evento dannoso. La responsabilità ex art. 2051 c.c. non si limita alla mera esistenza di un danno, ma richiede una prova concreta del nesso causale tra la cosa custodita e il danno subito. Pertanto, è fondamentale per i danneggiati raccogliere prove adeguate per sostenere le proprie rivendicazioni, specialmente in casi complessi come quelli legati a eventi atmosferici.