• via Alberto da Giussano, 26, 20145 Milano
  • +39 02 4003 1253
  • info@studiolegalebianucci.it
  • Avvocato Penalista, Matrimonialista, Divorzista

Responsabilità civile e inammissibilità del ricorso: commento sulla sentenza Cass. civ., Ord. n. 6826 del 2021

La recente sentenza della Corte di Cassazione, n. 6826 del 2021, offre spunti significativi riguardo alla responsabilità civile e alla corretta formulazione dei ricorsi. Nel caso in esame, un motociclista, N.A., ha chiesto il risarcimento dei danni a causa di un sinistro stradale, sostenendo che la caduta fosse stata causata da una sostanza oleosa presente sulla carreggiata. Tuttavia, la Corte ha ritenuto inammissibile il ricorso per plurimi motivi, evidenziando l'importanza di rispettare rigorosamente le norme processuali.

Violazioni procedurali e inammissibilità del ricorso

Il ricorrente ha denunciato violazioni relative all'art. 2700 c.c. e all'art. 132 c.p.c., ma la Corte ha sottolineato che il ricorso non ha rispettato i requisiti di cui all'art. 366 c.p.c., comma 1, n. 6. In particolare, il ricorrente ha fatto riferimento a documenti del giudizio di merito senza fornire indicazioni precise, limitandosi a richiami generici. Questo ha reso impossibile un esame adeguato da parte della Corte di Cassazione.

È sufficiente che anche una sola delle rationes decidendi su cui si fonda la decisione impugnata non abbia formato oggetto di idonea censura, perché il ricorso debba essere rigettato nella sua interezza.

La responsabilità della pubblica amministrazione

Un aspetto centrale della sentenza riguarda la responsabilità della pubblica amministrazione in caso di incidenti stradali. La Corte ha confermato che la P.A. può essere esonerata dalla responsabilità ex art. 2051 c.c. se dimostra che l'evento dannoso è stato causato da fattori estrinseci e non conoscibili. Nel caso specifico, la Corte ha ritenuto che il rilascio della sostanza viscida fosse avvenuto poco prima del sinistro, il che ha escluso ogni possibilità di intervento da parte di Roma Capitale.

Conclusione

La sentenza n. 6826 del 2021 rappresenta un'importante pronuncia sul tema della responsabilità civile e dei requisiti di ammissibilità dei ricorsi. Essa sottolinea l'importanza di una corretta formulazione dei motivi d'appello e la necessità di dimostrare in modo chiaro e preciso le responsabilità delle parti coinvolte. La giurisprudenza continua a ribadire che l'onere della prova spetta a chi richiede il risarcimento, e le mancanze documentali possono compromettere anche i casi più meritevoli di attenzione.