Commento alla sentenza Cass. Civ., Sez. Lavoro, Ord., n. 13006/2024: Arrotondamento e indennizzabilità del danno biologico

La recente ordinanza della Corte Suprema di Cassazione, emessa il 13 maggio 2024, segna un importante passo avanti nella definizione dei criteri di indennizzabilità del danno biologico da infortunio sul lavoro. In particolare, la Corte si è pronunciata sul ricorso dell'I.N.A.I.L. contro la sentenza della Corte d'Appello di Catanzaro, che aveva riconosciuto un grado di menomazione del 6% a favore di A.A. Nonostante la valutazione peritale iniziale fosse pari al 5,89%, il perito aveva arrotondato il dato al 6%, un'operazione che la Corte ha ritenuto erronea.

Il caso specifico e i principi giuridici

La Corte d'Appello aveva confermato la decisione del Tribunale di Castrovillari, ma la Suprema Corte ha accolto il ricorso dell'I.N.A.I.L. sostenendo che, secondo l'art. 13, comma 2, del D.Lgs. n. 38/00, solo i danni pari o superiori al 6% sono indennizzabili. La giurisprudenza, in particolare la Cass. n. 15245/14, ha già chiarito che non è possibile arrotondare frazioni di punto. Pertanto, un’invalidità inferiore al minimo stabilito non da diritto a indennizzo, e l’arrotondamento potrebbe portare a indennizzi non giustificati dalla legge.

La Corte ha ribadito che l'arrotondamento delle frazioni di inabilità non è previsto dalla normativa vigente, escludendo la possibilità di benefici in assenza dei requisiti legali.

Le implicazioni per i lavoratori e le aziende

Questa sentenza ha importanti implicazioni per i lavoratori e per le aziende, in quanto chiarisce che le frazioni di invalidità non possono essere considerate per l'indennizzo. Di seguito, alcuni punti chiave:

  • Un danno biologico inferiore al 6% non è indennizzabile.
  • L'arrotondamento a favore del lavoratore è escluso dalla normativa.
  • Le aziende devono prestare maggiore attenzione alla valutazione dei danni per evitare contenziosi.

Conclusioni

La decisione della Corte di Cassazione rappresenta un importante chiarimento nella normativa relativa all'indennizzo degli infortuni sul lavoro. L'esclusione dell'arrotondamento delle frazioni di invalidità al grado superiore ribadisce l'importanza di una corretta valutazione dei danni e della loro indennizzabilità. È fondamentale che sia i lavoratori che i datori di lavoro comprendano questi principi per evitare possibili controversie legali e garantire il rispetto delle normative vigenti.

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