Analisi della Sentenza Cass. civ. n. 14362/2019: Risarcimento per Danno Patrimoniale e Compensatio Lucri cum Damno

La sentenza n. 14362 del 2019 della Corte di Cassazione rappresenta un importante riferimento in materia di risarcimento danni e responsabilità civile, in particolare riguardo alla liquidazione dei danni patrimoniali derivanti da un sinistro stradale mortale. In questo articolo esploreremo i punti salienti della decisione, analizzando le implicazioni legali e le norme richiamate dalla Corte.

Il Contesto della Sentenza

Il caso in oggetto riguardava il ricorso di M. P. e altri contro Generali Business Solutions S.C.p.A. e Van Service S.r.l., per il rigetto della domanda di risarcimento danno patrimoniale da lucro cessante a seguito della morte di un familiare in un incidente stradale. La Corte d'Appello di Messina aveva già respinto la richiesta, evidenziando che l'INAIL aveva erogato delle rendite ai congiunti del defunto, il che, secondo la Corte, escludeva il diritto al risarcimento.

La questione centrale riguarda la possibilità di cumulare il risarcimento per danno patrimoniale con le rendite INAIL, alla luce del principio della compensatio lucri cum damno.

Il Principio della Compensatio Lucri cum Damno

La Corte di Cassazione ha ribadito l'importanza del principio della compensatio lucri cum damno, che impedisce la duplicazione del risarcimento per il medesimo danno. Nel caso specifico, i ricorrenti sostenevano che il danno da lucro cessante dovesse essere risarcito indipendentemente dalle rendite INAIL, in quanto queste ultime costituivano un’obbligazione previdenziale e non un risarcimento per il danno subito.

  • Il primo motivo di ricorso ha riguardato la violazione degli articoli 143, 1223, 1226 e 2056 c.c., contestando la decisione della Corte d'Appello di non riconoscere il danno patrimoniale.
  • Il secondo motivo ha cercato di dimostrare che, anche accettando il principio della compensazione, rimaneva un diritto al risarcimento per la differenza tra l'ammontare delle rendite e il danno effettivo.

Le Conclusioni della Corte

La Corte ha rigettato il ricorso principale, affermando che le somme percepite a titolo di rendita INAIL dovevano essere detratte dal risarcimento richiesto per evitare un ingiusto arricchimento. Ha inoltre ribadito che, in situazioni di sinistro mortale, i familiari della vittima possono fare affidamento su una duplice forma di tutela: quella prevista dall'INAIL e quella derivante dalla responsabilità civile per il danno subito.

Conclusioni

La sentenza n. 14362/2019 della Corte di Cassazione chiarisce le dinamiche tra risarcimento danni e prestazioni previdenziali, evidenziando come il principio della compensatio lucri cum damno si applica per evitare duplicazioni. La decisione rafforza il concetto che le indennità previdenziali, come quelle dell'INAIL, non pregiudicano il diritto al risarcimento del danno patrimoniale, ma devono essere considerate nel calcolo finale per garantire un giusto equilibrio. Questo aspetto è cruciale per i professionisti del diritto che assistono le famiglie coinvolte in incidenti stradali, fornendo loro una guida chiara sulle aspettative legali in tali situazioni.

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