Responsabilità civile da cose in custodia: commento alla Cass. civ., Ord. n. 2481/2018

La recente ordinanza della Corte di Cassazione, n. 2481 del 2018, offre spunti significativi in merito alla responsabilità civile in relazione ai danni provocati da cose in custodia, secondo quanto previsto dall'art. 2051 c.c. La sentenza analizza il caso di un danneggiato, S.V., che ha richiesto il risarcimento al Comune di Vicenza per le lesioni riportate a seguito di una caduta su un pavimento stradale irregolare. La Corte ha ribadito alcuni principi fondamentali riguardo la valutazione del nesso causale e la condotta del danneggiato.

I principi di responsabilità ex art. 2051 c.c.

La Corte ha riconfermato che la responsabilità per danni da cose in custodia è di natura oggettiva, il che implica che il danneggiato deve dimostrare solo l'esistenza di un nesso causale tra la cosa e il danno subito. Questo principio si fonda su vari elementi, tra cui:

  • Il rapporto di custodia della cosa.
  • La necessità di provare che il danno sia stato causato dalla cosa custodita.
  • Il ruolo del caso fortuito come esimente della responsabilità del custode.
La responsabilità ex art. 2051 c.c. postula la sussistenza di un rapporto di custodia e una relazione di fatto tra un soggetto e la cosa, tale da consentire il potere di controllarla.

Nel caso in esame, il Tribunale di Vicenza aveva ritenuto che la condotta di S.V. fosse imprudente, interrompendo il nesso causale tra il danno e il Comune. La Corte ha confermato che il comportamento del danneggiato deve essere valutato oggettivamente, considerando le circostanze e il contesto in cui è avvenuto l'incidente.

La condotta del danneggiato e il nesso causale

Un aspetto cruciale emerso dalla sentenza è che la condotta del danneggiato può costituire un caso fortuito, escludendo la responsabilità del custode. La Corte ha evidenziato che il danneggiato ha il dovere di adottare cautele ragionevoli, soprattutto in situazioni in cui il pericolo è evidente. Nel caso specifico, S.V. ha scelto di attraversare un tratto di pavimentazione irregolare, nonostante le alternative più sicure fossero disponibili.

Conclusioni

In conclusione, la sentenza n. 2481/2018 della Corte di Cassazione offre una chiara interpretazione dei principi di responsabilità da cose in custodia. Essa sottolinea l'importanza della condotta del danneggiato nel determinare il nesso causale e la responsabilità del custode. Questo approccio potrebbe influenzare futuri contenziosi, richiedendo una maggiore attenzione alla prudenza da parte degli utenti di beni pubblici.

Studio Legale Bianucci