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Responsabilità civile e custodia: commento alla sentenza Cass. civ., Sez. III, Ord. n. 2483/2018

La sentenza n. 2483 del 2018 della Corte di Cassazione offre spunti significativi per comprendere la responsabilità civile in caso di danni subiti da minori. In questo caso, un Comune è stato ritenuto responsabile per l’infortunio occorso a una bambina di nove anni che, mentre giocava, è caduta in un burrone vicino alla strada comunale. La Corte ha confermato la responsabilità del Comune, evidenziando la necessità di adottare misure di sicurezza adeguate per prevenire simili incidenti.

La dinamica del caso e la responsabilità del Comune

Nel caso in esame, la Corte di Appello di Reggio Calabria aveva inizialmente accertato la responsabilità del Comune per non aver predisposto misure di sicurezza idonee a prevenire la caduta della minore. In particolare, si è messo in evidenza come la condotta della bambina, sebbene imprudente, non potesse essere considerata causa esclusiva dell'infortunio. La Corte ha ritenuto che la caduta non fosse un evento prevedibile, escludendo quindi il concorso di colpa da parte dei genitori.

La Corte ha stabilito che l'assenza di misure di sicurezza adeguate da parte del Comune ha contribuito in modo determinante all'evento dannoso.

Principi di causalità e concorso di colpa

Un aspetto cruciale della sentenza riguarda il tema della causalità. La Corte di Cassazione ha ribadito che, in ambito di responsabilità civile, è fondamentale valutare il nesso causale tra la condotta del danneggiante e l'evento dannoso. Nel caso specifico, è stato sottolineato che la condotta imprudente della minore non esclude la responsabilità del Comune, dato che le misure preventive non erano state adottate.

  • La responsabilità civile ex art. 2043 c.c. si basa sulla colpa del custode.
  • Il concorso di colpa della vittima può ridurre l'importo del risarcimento, ma non esclude la responsabilità del danneggiante.
  • È fondamentale considerare le circostanze del caso concreto per valutare l'incidenza della condotta della vittima.

Conclusioni

In conclusione, la sentenza della Corte di Cassazione mette in luce l'importanza di una corretta valutazione della responsabilità civile, soprattutto in situazioni che coinvolgono minori. È evidente che le autorità competenti devono adottare misure adeguate per garantire la sicurezza dei cittadini, in particolare dei più vulnerabili. La questione del concorso di colpa, pur essendo rilevante, non deve distogliere l'attenzione dalla necessità di proteggere i cittadini da rischi prevedibili e prevenibili.