Responsabilità civile: commento sulla sentenza Cass. civ., Sez. III, Ord. n. 11060 del 2024

La sentenza n. 11060 del 2024 della Corte di Cassazione affronta un tema cruciale nel diritto della responsabilità civile: la custodia delle cose e le conseguenze derivanti da incidenti stradali. In particolare, si discute della responsabilità della Città Metropolitana di Messina per un sinistro avvenuto nel 2012, causato da una griglia di raccolta delle acque piovane non segnalata. Questo caso solleva interrogativi fondamentali riguardo all’onere della prova e alla responsabilità degli enti pubblici.

Il caso giudiziario e le sue implicazioni

Il ricorrente, A.A., ha subito un incidente mentre guidava la sua motocicletta sulla strada provinciale n. 93, lamentando che la griglia di raccolta delle acque piovane fosse posizionata in modo pericoloso e non adeguatamente segnalata. La sentenza della Corte d'appello di Messina ha condannato la Città Metropolitana a risarcirlo, confermando la responsabilità dell'ente ai sensi dell'art. 2051 del Codice Civile, che prevede la responsabilità per i danni causati da cose in custodia.

In materia di responsabilità per cose in custodia, il danneggiato deve provare il nesso causale tra la cosa e il danno, mentre il custode deve dimostrare di aver adottato tutte le misure necessarie per evitare il pericolo.

I principi giuridici sottesi alla decisione

La Corte di Cassazione ha ribadito alcuni principi fondamentali riguardanti la responsabilità da cose in custodia, in particolare:

  • La responsabilità trova applicazione anche per i beni demaniali, come le strade pubbliche.
  • Il danneggiato deve dimostrare il nesso causale tra la cosa e il danno subito.
  • Il custode ha l'onere di provare di aver adottato tutte le misure necessarie per prevenire il danno.

In questo caso, la Corte ha sottolineato che l'ente non ha fornito prove sufficienti per dimostrare di aver garantito la sicurezza della strada, né di aver posizionato la griglia in modo conforme alle normative vigenti. Pertanto, la condanna al risarcimento è stata confermata.

Considerazioni finali

La sentenza n. 11060 del 2024 rappresenta un importante richiamo alla responsabilità degli enti pubblici nella gestione della sicurezza stradale. Essa evidenzia l'importanza di garantire che le infrastrutture siano conformi agli standard di sicurezza, in particolare per evitare danni a terzi. La decisione offre un'ulteriore conferma della necessità di una vigilanza attenta da parte degli enti pubblici, che sono tenuti a dimostrare la loro diligenza nel prevenire situazioni di pericolo.

Studio Legale Bianucci