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Responsabilità civile e barriere stradali: Cass. civ. n. 11950 del 2024

La recente sentenza della Corte di Cassazione, n. 11950 del 2024, offre importanti spunti di riflessione sulla responsabilità civile delle pubbliche amministrazioni in relazione alla sicurezza stradale. Il caso prende avvio da un tragico incidente avvenuto nel 2000, in cui hanno perso la vita due persone a causa di un guardrail inadeguato. La decisione della Corte mette in luce la complessità della responsabilità in ambito stradale, dove si intrecciano fattori di custodia, manutenzione e condotta degli utenti.

Il caso e le sue implicazioni

La Corte d'Appello di Bologna aveva riconosciuto una corresponsabilità del 30% a carico dell'Anas, evidenziando che l'assenza di una barriera guardrail continua aveva contribuito all'aggravamento delle conseguenze dell'incidente. Questo aspetto è cruciale, poiché sottolinea come la progettazione e la manutenzione delle infrastrutture stradali debbano rispettare determinati standard di sicurezza, come previsto dalla normativa vigente in Italia e nell'Unione Europea.

La P.A. che, pur avendo collocato una barriera laterale di contenimento, non curi di verificare che la stessa non abbia assunto nel tempo una conformazione tale da costituire un pericolo per gli utenti, viola sia le norme specifiche sia i principi generali in tema di responsabilità civile.

Responsabilità e custodia nella giurisprudenza

La sentenza ribadisce principi già consolidati nella giurisprudenza italiana, in particolare riguardo all'art. 2051 c.c. sulla responsabilità per danni da cose in custodia. La Corte ha sottolineato che la responsabilità della pubblica amministrazione non è limitata alla sola carreggiata, ma si estende anche agli elementi accessori, come le barriere di protezione. Le decisioni precedenti (Cass. n. 15723/2011, Cass. n. 10916/2017) rafforzano l'idea che la pubblica amministrazione deve adottare misure di sicurezza adeguate e mantenere le infrastrutture in buone condizioni.

Conclusioni

La sentenza n. 11950 del 2024 rappresenta un'importante conferma del principio di responsabilità della pubblica amministrazione nella tutela della sicurezza stradale. Essa sottolinea l'importanza della manutenzione e della progettazione delle infrastrutture, evidenziando che la presenza di elementi di sicurezza inadeguati può aggravare le conseguenze di comportamenti già imprudenti degli utenti. Questo richiamo alla responsabilità deve servire da monito per le amministrazioni, affinché adottino misure preventive efficaci per garantire la sicurezza degli utenti della strada.