La sentenza n. 11905 del 2020 della Corte di Cassazione offre importanti spunti di riflessione sulla responsabilità professionale in ambito medico e sull'operatività delle polizze assicurative. In questo caso, un medico si è visto negare la manleva dalla sua compagnia assicurativa dopo che un paziente ha richiesto un risarcimento per danni conseguenti a un intervento chirurgico. La Corte ha ribadito l'importanza della trasparenza e della comunicazione nella stipula dei contratti assicurativi.
Il medico, D. P., era stato convenuto in giudizio per un intervento di artroprotesi che aveva portato a complicazioni, tra cui un'infezione. Il paziente ha quindi chiesto il risarcimento dei danni, adducendo come causa una presunta responsabilità del medico e della struttura sanitaria. La questione centrale è stata se la polizza assicurativa stipulata dal medico coprisse tali richieste, considerando che l'infezione si era già manifestata prima della stipula del contratto.
La Corte ha stabilito che la polizza non era operativa per fatti già noti all'assicurato nel momento della stipula.
Questa sentenza sottolinea diversi aspetti fondamentali nel contesto della responsabilità professionale:
In conclusione, la sentenza n. 11905 del 2020 rappresenta un'importante tappa nella giurisprudenza riguardante le assicurazioni per responsabilità professionale. Essa evidenzia la necessità per i professionisti sanitari di prestare particolare attenzione alle condizioni delle loro polizze, e di comunicare in modo chiaro e tempestivo eventuali problematiche che potrebbero influenzare la loro operatività. La trasparenza e la diligenza sono imperativi non solo per la tutela dei pazienti, ma anche per la protezione dei professionisti stessi.