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Assegno di divorzio: commento sulla sentenza Cass. civ., Sez. I, Ord. n. 24930 del 2024

La recente ordinanza della Corte di Cassazione n. 24930 del 17 settembre 2024 offre spunti significativi sul tema dell'assegno di divorzio, in particolare per quanto riguarda l'analisi delle condizioni economiche delle parti coinvolte. La vicenda giudiziaria ha visto contrapposte due ex partner di un'unione civile, A.A. e B.B., con la Corte che ha ribadito l'importanza della prova e delle circostanze specifiche in sede di richiesta di mantenimento.

Il caso in esame

Il Tribunale di Pisa aveva inizialmente stabilito un contributo mensile per il mantenimento di A.A. a carico di B.B., ma la Corte d'Appello di Firenze, in sede di appello, ha deciso di revocare l'assegno, ritenendo che non sussistessero i presupposti necessari. Questo passaggio è cruciale poiché mette in evidenza come la valutazione delle condizioni economiche delle parti sia determinante per la concessione del mantenimento.

La Corte di Cassazione ha confermato che l'assegno di mantenimento richiede l'accertamento dell'inadeguatezza dei mezzi dell'ex partner, applicando criteri equiordinati definiti dalla normativa vigente.

Principi giuridici coinvolti

  • Articolo 5, comma 6, della legge n. 898/1970, che regola il mantenimento in caso di unioni civili.
  • Articolo 132, comma 4, c.p.c., riguardante la motivazione delle sentenze.
  • Giurisprudenza della Cassazione, che sottolinea l'importanza di un'accurata valutazione delle prove.

La Cassazione ha ribadito che l'assegno di mantenimento ha una funzione assistenziale e compensativa, richiedendo una comparazione tra le condizioni economiche di entrambi i partner. Nel caso specifico, A.A. non è riuscita a dimostrare l'inadeguatezza dei suoi mezzi, né l'impossibilità di procurarseli.

Conclusioni

La sentenza in esame ci offre importanti indicazioni su come le corti devono procedere nella valutazione delle richieste di assegno di divorzio. La necessità di fornire prove concrete delle proprie condizioni economiche e la capacità di dimostrare l'inadeguatezza dei mezzi richiesti sono aspetti fondamentali per la concessione di un assegno. Questa decisione rappresenta dunque un richiamo alla necessità di un'adeguata documentazione e di una valutazione rigorosa da parte dei giudici, a tutela dei diritti di entrambe le parti coinvolte.