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R. M. e l'Elusione delle Prescrizioni Giudiziarie: Commento sulla Sentenza Cass. Pen., Sez. VI, n. 12976 del 2020

La sentenza della Corte di Cassazione del 19 febbraio 2020, n. 12976, affronta un tema di grande rilevanza nel diritto di famiglia, in particolare riguardo all'affidamento dei minori e alle conseguenze legali dell'elusione delle prescrizioni giudiziarie. In questo caso, R. M. è stata condannata per aver impedito gli incontri protetti tra la figlia e il padre, ma la Corte ha sollevato importanti dubbi sulla configurabilità del reato di elusione.

Il Caso di R. M. e le Accuse Mosse

R. M. è stata inizialmente condannata per aver eluso un provvedimento del giudice che stabiliva incontri protetti con il padre della minore. Tuttavia, la Corte d'appello di Caltanissetta ha successivamente dichiarato la non punibilità dell'imputata, riconoscendo la particolare tenuità del fatto. In seguito, R. M. ha presentato ricorso in Cassazione, contestando diversi aspetti della sentenza.

  • Prima doglianza: rigetto dell'istanza di rinvio per concomitante impegno professionale del difensore.
  • Seconda doglianza: rigetto di un'istanza di rinvio per motivi di salute.
  • Terza doglianza: mancanza di esame dei motivi che giustificavano il comportamento dell'imputata.
In questo contesto, il concetto di elusione non può semplicemente essere equiparato all'inadempimento, richiedendo una valutazione più approfondita delle circostanze del caso.

Le Decisioni della Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione ha ritenuto infondate le prime due doglianze riguardanti il rigetto delle istanze di rinvio. Tuttavia, ha accolto le critiche relative alla mancata considerazione di elementi di prova a discarico e alla confusione tra elusione e inadempimento da parte della Corte d'appello. La Corte ha specificato che affinché si configuri il reato di elusione, è necessario che il genitore si sottragga in mala fede agli obblighi imposti dal giudice, e non si tratti di una mera inosservanza.

Conclusioni

La sentenza della Corte di Cassazione rappresenta un'importante riflessione sui diritti dei genitori e sui doveri nei confronti dei minori. La distinzione tra elusione e inadempimento è cruciale per la difesa dei diritti dei genitori e per la protezione del benessere dei minori. La Corte ha ordinato un nuovo giudizio, invitando a una valutazione più attenta delle circostanze di fatto e delle prove presentate. Questa sentenza sottolinea l'importanza di un'interpretazione rigorosa delle norme e dei principi di diritto, affinché la giustizia possa essere realmente equa e bilanciata.