• via Alberto da Giussano, 26, 20145 Milano
  • +39 02 4003 1253
  • info@studiolegalebianucci.it
  • Avvocato Penalista, Matrimonialista, Divorzista

Il riconoscimento della paternità e il risarcimento dei danni: analisi della sentenza Cass. civ. n. 31552/2024

La sentenza della Corte di Cassazione, n. 31552 del 2024, offre importanti spunti di riflessione sulla delicatezza delle dinamiche di riconoscimento della paternità e sul risarcimento dei danni relativi. In questo caso, l'oggetto della controversia riguardava la limitazione del risarcimento dei danni al solo periodo della minore età, escludendo il danno subito dall'attore dopo il compimento della maggiore età. La Corte ha ribadito la necessità di un'analisi accurata e specifica dei fatti, piuttosto che un'applicazione astratta delle norme.

Il contesto della sentenza

Nel caso in esame, il Tribunale di Monza aveva riconosciuto B.B. come padre biologico di A.A., condannandolo a risarcire il danno subito dal figlio. Tuttavia, la Corte d'Appello di Milano ha limitato il risarcimento al solo periodo della minore età, affermando che dopo il compimento dei 18 anni l'assenza del padre non avrebbe avuto un impatto significativo sulla vita di A.A.

Questa Corte ha evidenziato che la valutazione della sofferenza del figlio non può essere limitata ai primi diciotto anni di vita, poiché il danno da abbandono parentale è un illecito permanente che può protrarsi nel tempo.

Le argomentazioni della Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso di A.A., ritenendo errata la limitazione del danno al solo periodo della minore età. Ha sottolineato come la sofferenza causata dall'assenza del padre possa continuare anche dopo il compimento dei 18 anni, in quanto l'abbandono parentale non si esaurisce con il raggiungimento della maggiore età. Inoltre, la Corte ha criticato la Corte d'Appello per non aver fornito un'adeguata motivazione sulle ragioni della limitazione risarcitoria, ritenendo che la valutazione astratta fosse priva di fondamento.

  • La violazione dei doveri genitoriali può costituire un illecito civile, con diritto al risarcimento.
  • Il danno subito dal figlio deve essere liquidato in proporzione all'impatto dell'assenza paterna.
  • La mancanza di relazione familiare è elemento fondamentale per la valutazione del danno.

Conclusioni

La sentenza della Corte di Cassazione n. 31552 del 2024 rappresenta un passo significativo nella tutela dei diritti dei figli, sottolineando l'importanza di un'analisi complessiva delle circostanze di ciascun caso. Essa invita a considerare non solo il periodo della minore età, ma anche come l'assenza del padre possa influenzare la vita del figlio anche in età adulta. La Corte ha rimarcato che il risarcimento deve essere equo e proporzionato, tenendo conto della specificità delle situazioni e dei danni effettivamente subiti.