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Cass. civ., Sez. I, Ord. n. 13214/2021: La Complessità della Sottrazione Internazionale di Minori

La sentenza n. 13214 del 2021 della Corte di Cassazione tocca un tema di grande rilevanza nel diritto di famiglia: la sottrazione internazionale di minori. In questo articolo, analizzeremo i punti salienti della decisione, evidenziando le implicazioni legali e le norme europee e internazionali coinvolte, con particolare attenzione alla Convenzione dell'Aja.

Il Caso in Esame

Il padre del minore M.L.T.H. ha presentato ricorso dopo che il Tribunale per i minorenni di Firenze ha escluso la sussistenza della sottrazione internazionale, ritenendo che il minore non avesse una residenza abituale in (OMISSIS) prima del trasferimento. La madre, M.C., aveva trasferito il minore in Italia senza il consenso del padre, giustificando tale atto con presunti comportamenti violenti del compagno. La questione centrale è stata se il minore avesse effettivamente una residenza abituale in (OMISSIS) al momento della sottrazione.

La violazione degli obblighi che la responsabilità genitoriale impone al genitore deve essere accertata negli ordinari giudizi relativi ai conflitti familiari.

Le Normative di Riferimento

La Corte ha richiamato l'art. 3 della Convenzione dell'Aja, che definisce il trasferimento illecito di un minore come quello che avviene in violazione dei diritti di custodia. È fondamentale, dunque, stabilire quale sia la residenza abituale del minore al fine di determinare la giurisdizione competente. Il Tribunale per i minorenni ha ritenuto che non fosse possibile identificare una residenza abituale a causa dei frequenti spostamenti del minore, ma la Corte ha contestato questa valutazione, evidenziando che la residenza abituale deve essere accertata sulla base di criteri oggettivi e fattuali.

Implicazioni della Sentenza

La decisione della Cassazione stabilisce che l'accertamento della residenza abituale non può essere condotto in modo superficiale. La Corte ha sottolineato che la responsabilità genitoriale deve essere esercitata effettivamente e che la residenza abituale va valutata tenendo conto della stabilità della vita familiare del minore. È cruciale che le decisioni relative alla custodia e al trasferimento siano sempre orientate al miglior interesse del minore.

  • Riconoscimento della bigenitorialità e della parità di diritti genitoriali.
  • Necessità di un accertamento rigoroso della residenza abituale del minore.
  • Valutazione delle decisioni unilaterali riguardanti il trasferimento del minore.

Conclusioni

La sentenza n. 13214/2021 della Corte di Cassazione rappresenta un'importante tappa nel riconoscimento e nella protezione dei diritti dei minori in situazioni di sottrazione internazionale. Essa ribadisce l'importanza di un approccio giuridico rigoroso e attento, che metta al centro la stabilità e il benessere del minore, evitando che trasferimenti unilaterali possano compromettere la sua vita affettiva e relazionale.